Una delegazione di avvocati palestinesi membri del Consiglio della Palestinian Bar Association ha fatto visita alla sede del Consiglio dellOrdine degli avvocati di Firenze, in un incontro che ha rappresentato una delle tappe operative dellaccordo di collaborazione stretto dai due Ordini nel 2013. Il supporto che lavvocatura fiorentina fornisce a quella Palestinese consiste nellillustrare ai delegati le buone prassi che lo rendono uno standard di riferimento internazionale nella gestione di unistituzione forense. «La Bar association palestinese è molto giovane, perché è stata istituita nel 1997. Darsi una organizzazione interna e regolamentare è molto complesso, vista la situazione del territorio in cui i colleghi palestinesi operano: noi cerchiamo di indicare prassi che consentano di assolvere alla funzione consiliare e anche allattività difensiva degli avvocati», ha detto Sergio Paparo, presidente dellOrdine di Firenze. «Non possiamo parlare del ruolo di avvocato in Palestina senza parlare della sofferenza del popolo palestinese a causa delloccupazione israeliana: abbiamo difficoltà anche solo a recarci in tribunale a causa della militarizzazione», ha invece raccontato lavvocato Dawood Daraawi, segretario generale della Palestinian Bar Association. Nellambito della visita la delegazione palestinese e il Consiglio dellOrdine fiorentino, affiancati dai dirigenti degli uffici giudiziari del Palazzo di Giustizia, hanno incontrato gli iscritti, in un dibattito dal titolo Essere avvocato in Palestina. Il tutto è avvenuto sotto legida della Eupol Copps (Eu Coordinating Office for Palestinian Police Support), che ha preso lOrdine di Firenze come modello di buone prassi europee, utile a coadiuvare listituzione dellavvocatura palestinese.