Quando alla fine del duello Ken Bone ha tirato fuori una vecchia macchinetta fotografica usa e getta per immortalare i due candidati, c'è stato un effetto straniante, quasi da macchina del tempo. Poi con quel cardigan rosso smorto, gli occhialoni da nerd, il baffo retrò, la sagoma rotonda, Bone poteva tranquilalmente essere lo spettatore di uno scontro tra Jimmy Carter e Ronald Reagan.A quel punto, dopo due ore di sciabolate, la rete non ha avuto dubbi nell'incoronare il suo idolo, il vero vincitore della sfida brutta, sporca e cattiva tra Hillary Clinton e Donald Trump: «l'uomo qualunque». La sua domanda ai duellanti, scandita con sommesso candore non conteneva in effetti nulla di originale: «Quali saranno i passi della vostra politica energetica per rispondere ai nostri bisogni, rimanendo allo stesso tempo rispettosi dell'ambiente e minimizzando la perdita di posti di lavoro? ». Una domanda qualunque, per l'appunto. Ma il look d'altri tempi, il tono pacato lontano anni luce dai colpi di bassi che si stanno scambiando Clinton e Trump e dal circo luccicante della loro propaganda, stanno conquistando l'America. Come se il clima sulfureo e irrispettoso che incanaglisce la campagna per la Casa Bianca avesse bisogno di un contraltare di leggerezza e normalità con cui identificarsi almeno per una sera. E gli americani con mister Bone si sono identificati eccome, trasormando la sua pingue silhouette in un autentico fenomeno di costume. «Scommetto che ogni tanto porta le rose alla moglie, così, senza motivo preciso... », commenta un utente su Twitter.Sui social media intanto spuntano come funghi iniziative a lui dedicate, in molti lo vorrebbero candidato al posto di Trump per il partito repubblicano come chiede una petizione apparsa su change. org, mentre in rete è stato lanciato il kit per trasformarlo addirittura in un costume di Halloween. «Stanotte avevo perso la speranza nel futuro dell'America, poi ho incontrato Ken Bone... », ha scritto Jeff sulla pagina facebook "Ken Bone for president".