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Mentre a Roma parte un nuovo corteo nazionale per Gaza e la Flotilla, un aereo charter con i 26 italiani membri della missione rilasciati da Israele è decollato da Eilat ed è arrivato a Istanbul. Lo riferisce la Farnesina. In Turchia i connazionali saranno assistiti da un team del consolato generale a Istanbul per le coincidenze con gli aeroporti italiani di destinazione e per l'eventuale rilascio di documenti di viaggio provvisori.
Anche l’86enne napoletano Roberto Ventrella, il membro più anziano della Global Sumud Flotilla, ha firmato il foglio di via consegnato dalle autorità israeliane e pertanto si presume che faccia parte del gruppo. A renderlo noto il figlio Asad con un post sui social: “Roberto ha firmato per salvare me e Luisa (l'altra figlia dell'uomo) da un'angoscia finora mai sperimentata. Grazie papà”, ha scritto su Facebook.
Intanto la portavoce della missione Maria Elena Delia ha annunciato che il team legale “ha presentato un esposto alla Procura di Roma per il sequestro degli attivisti e per l'attacco subito in acque internazionali”. L'azione parte dal fatto che gli attivisti a bordo della Flotilla "sono stati detenuti illegalmente senza alcuna base giuridica prelevati dalla Marina militare israeliana senza che avessero commesso alcun reato", ha sottolineato Delia. "Sono stati sequestrati, non arrestati perché l'arresto presuppone un'ipotesi di reato". Inoltre, "abbiamo depositato anche un secondo esposto per l'attacco di circa una settimana fa in acque internazionali: un attacco militare su barche civili che ha messo a rischio le nostre vite. Per noi il diritto internazionale deve valere sempre", ha aggiunto in riferimento a quanto accaduto in Tunisia. Per quanto riguarda i costi, la Global Sumud Flotilla fa sapere di essere disposta a pagare i voli di rimpatrio.
“Dobbiamo riportare a casa tutte le persone che sono detenute illegalmente da una missione umanitaria non violenta e pacifista”, ha detto il senatore M5s, Marco Croatti, parlando in conferenza stampa insieme all'europarlamentare del Partito democratico, Annalisa Corrado, e all'europarlamentare di Avs, Benedetta Scuderi. “Ci hanno chiamato terroristi. Ci hanno minacciato in tutte le maniere come se fossimo dei terroristi e avevamo solo aiuti umanitari”, ha ribadito Croatti nel corso dell'intervento. Corrado ha aggiunto, invece, che gli attivisti a bordo sono stati "trascinati via, non abbiamo potuto scegliere", facendo inoltre presente che "le speculazioni di queste ore rispetto a un nostro presunto rientro privilegiato le respingiamo al mittente".
Ma il punto fermo dei parlamentari a bordo della Flotilla resta la protezione e il ritorno dei restanti attivisti ancora in Israele: “Siamo stati ostaggio dall'esercito israeliano - ha rimarcato Scuderi - portati a un porto israeliano, abbiamo subito perquisizioni, interrogatori e non abbiamo avuto accesso ai nostri legali. Le barche sono state sequestrate, le bandiere palestinesi sono state tolte e messe quelle israeliane”. Anche per gli aiuti umanitari a bordo delle navi, dicono i parlamentari, bisogna chiedere a Israele che fine abbiano fatto.
In merito ai cittadini italiani membri della Global Sumud Flotilla ancora detenuti in Israele “auspico che fra domani e dopodomani possano partire anche i 15 che non hanno firmato la liberatoria e quindi devono essere processati in Israele”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Tg5.