Si vedono raffiche di spari di mitraglia da una motovedetta libica verso un barcone con una quarantina di migranti a bordo. Subito dopo si distinguono alcuni tentativi di speronamento dell'imbarcazione. Sono le immagini del video diffuso dalla ong Sea watch, con le riprese fatte dall'aereo della stessa ong in area Sar (Search and Rescue) maltese, che testimoniano l'ennesimo abuso di potere da parte della cosiddetta guardia costiera libica. Nel frattempo proseguono le ricerche dei nove dispersi del naufragio nel quale hanno perso la vita 7 donne, una delle quali incinta. «Ci faremo noi carico di tutte le spese previste per la sepoltura - ha detto il sindaco di Palma di Montechiaro (Agrigento), Stefano Castellino - È un fatto che ritengo di buon senso, un fatto umanitario». Non si fermano intanto gli sbarchi a Lampedusa, ieri tre nel giro di poche ore, uno di 63 migranti, un secondo di 188 e un terzo di 59. Dopo un primo triage sanitario sul molo Favaloro, è stato disposto il trasferimento nellhotspot, dove a fronte di 250 posti ci sono più di 600 persone. In due giorni circa 300 migranti sono stati trasferiti a Porto Empedocle, ma la situazione resta difficile. «Stando sul molo Favarolo ed assistere a certe scene, cè solo da sentirsi male - racconta il sindaco di Lampedusa, Totò Martello - È straziante ed è un pugno nello stomaco poi sentire i mass media che parlano ancora del Mediterraneo come un mare di morte. Tutto questo fa rabbia». Il primo cittadino chiama in causa direttamente il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e l'Unione europea. «LEuropa deve concepire che la questione migranti deve essere affrontata subito ed urgentemente. Non si può più accettare che uomini donne e bambini continuino a morire in un mare che dovrebbe essere un mare di pace - continua il sindaco - Il premier Draghi ha avuto il merito di portare sul tavolo a Bruxelles la parola migrazione ma il problema è avere dallItalia intera una posizione unica e compatta per abbattere i pregiudizi che ancora oggi sono presenti».