«La situazione sta degenerando, i carri armati russi cominciano ad accerchiare la città, non c’è più tempo: abbiamo evacuato di urgenza 18 bambini oncomalati gravi con le loro famiglie dai due ospedali di Kiev, rispettivamente dall’istituto del cancro e dall’istituto di neurochirurgia di Kiev, e dalla nostra struttura di accoglienza, la Dacha. L’obiettivo è farli arrivare in sicurezza in Polonia, via Leopoli, dove stiamo continuando a garantire le cure a 36 piccoli pazienti». Lo fa sapere la onlus Soleterre,  che in una nota ricorda come «questa emergenza richiede l’aiuto di tutti, la tua solidarietà salva vite». Da qui l’appello per sostenere l'evacuazione, il trasporto dei bambini e la fornitura di farmaci negli ospedali attraverso una donazione a questo link. Dall'inizio dell'invasione è il presidente Presidente della Ong Damiano Rizzi a fornire continui aggiornamenti sui progetti della Ong in Ucraina. «Stiamo costantemente garantendo le terapie oncologiche ai 15 piccoli pazienti ricoverati presso l’Istituto Nazionale del cancro di Kiev. I bambini al momento stanno continuando le cure nel seminterrato dell’ospedale per proteggersi da eventuali bombardamenti. Con loro ci sono le famiglie, i medici e il primario del reparto - ha fatto sapere domenica scorsa Rizzi -. Altri bambini sono stati invece trasferiti nel reparto di oncologia pediatrica all’ospedale di Ternopil, più ad ovest rispetto a Kiev. Anche all’ospedale di Leopoli le cure per i bambini malati di leucemia continuano. Abbiamo comprato tutti i farmaci possibili all’interno del Paese e ora l’obiettivo è quello di farne arrivare altri dall’Europa».