Ieri aveva annullato il discorso previsto in serata, dopo il blitz dell’Idf che ha tratto in salvo quattro ostaggi israeliani. Oggi il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz ha annunciato le sue dimissioni dal Governo di emergenza sottolineando che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “ci sta impedendo di raggiungere una vera vittoria”.

Dopo aver minacciato il mese scorso di andarsene a causa della mancanza di una strategia postbellica per la Striscia di Gaza, il presidente di Unità Nazionale ha ufficializzato la sua decisione in un discorso ai media: “Lasciamo il governo di unità nazionale con il cuore pesante”. 

Il suo partito si era unito alla coalizione dopo il 7 ottobre per il bene del paese, anche se “sapevamo che era un cattivo governo” e da allora ha visto le considerazioni strategiche messe da parte per ragioni politiche, ha spiegato Gantz. Il popolo di Israele merita più di “vuote promesse”, continua, affermando che la "vera vittoria" significa il ritorno degli ostaggi, la sostituzione di Hamas come organo di governo a Gaza e la creazione di un'alleanza regionale contro l'Iran. “Sfortunatamente, Netanyahu ci impedisce di raggiungere una vera vittoria”, ha sottolineato ancora. 

Nell’annunciare le sue dimissioni dal governo, Gantz ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. “E’ opportuno che in autunno, un anno dopo il disastro, si vada alle elezioni che alla fine istituiranno un governo che conquisterà la fiducia del popolo e sarà in grado di affrontare le sfide [di Israele]”, ha affermato. “Chiedo a Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. Non lasciare che il nostro popolo venga fatto a pezzi”.