Nuova notte di bombardamenti sulla Striscia di Gaza, l’ottava dall’inizio del conflitto, mentre si attende l’inizio dell’offensiva via terra annunciata da Israele su larga scala. «Siamo pronti a entrare a gaza e ad allargare l’offensiva», ha detto ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.


Il portavoce dell’Idf (le Forze di Difesa Israeliane) ha poi specificato che le operazioni militari prenderenao piede in modo significativo solo dopo che i civili avranno lasciato la Striscia. L’offensiva sulla Striscia includerà un «attacco integrato e coordinato dall’aria, dal mare e da terra», «con un’enfasi su una significativa operazione di terra».
In mattinata l’Idf aveva inoltre annunciato l’uccisione di Ali Qadhi, il comandante di Hamas che ha guidato l’attacco del 7 ottobre contro il sud di Israele.

L’esercito israeliano ha deciso di aprire oggi, tra le 10 e le 13, un corridoio umanitario per fare uscire alcuni civili. «Residenti di Gaza City e del nord della Striscia di Gaza, vi abbiamo lanciato un appello negli ultimi giorni affinché lasciate Gaza City e il nord della Striscia di Gaza e vi dirigiate verso l’area a sud della Valle di Gaza per la vostra sicurezza. Vi informo che l’esercito israeliano (Idf) si asterrà dal prendere di mira l’asse designato tra le 10 e le 13 (in Italia tra le 9 e le 12)», scrive su X il portavoce dell’Idf per i media arabi, Avichay Adraee. «Per la vostra sicurezza, approfittate del breve periodo di tempo per spostarvi a sud dal nord della Striscia di Gaza e da Gaza City a sud fino a Khan Yunis. Se la vostra sicurezza e quella dei vostri cari sono importanti per voi, dirigetevi a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si sono presi cura di se stessi e dei loro familiari», conclude il militare.


E sul conflitto ora intervengono le ruperpotenze. Per la Cina, le azioni di Israele vanno ben «oltre l’autodifesa», ha detto il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, nel corso di una telefonata con l’omologo saudita, Faisal bin Farhan Al Saud. Wang ha espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto israelo-palestinese mentre Tel Aviv continua a ordinare l’evacuazione del nord della Striscia di Gaza in vista di un’operazione via terra. La Cina, ha sottolineato Wang, «si oppone e condanna tutti gli atti che danneggiano i civili, poiché violano la coscienza umana fondamentale e i principi fondamentali del diritto internazionale». Secondo l’esponente di Pechino Israele dovrebbe prestare ascolto agli «appelli della comunità internazionale e del Segretario generale delle Nazioni Unite ed evitare la punizione collettiva del popolo di Gaza».