«Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato». Sarebbero queste le ultime volontà di Matteo Messina Denaro, secondo quanto scrive Repubblica, trascritte in un pizzino ritrovato  dai carabinieri del Ros nel covo del boss di Campobello di Mazara dopo l’arresto, il 16 gennaio scorso. «Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime, non saranno questi a rifiutare le mie esequie», è il messaggio ritrovato di Messina risalente a 10 anni fa, al maggio 2023, ben prima di scoprire di essere affetto da tumore.

Da qui la sua dichiarazione che adesso, col boss in fin di vita, suona come una sorta di volontà testamentaria:

«Sono io in piena coscienza e scienza che rifiuto tutto ciò perché ritengo che il mio rapporto con la fede è puro, spirituale e autentico, non contaminato e politicizzato. Dio sarà la mia giustizia, il mio perdono, la mia spiritualità».
E ancora: «Chi come oggi osa cacciare e ritenere indegna la mia persona non sa che non avrà mai la possibilità di farlo perché io non lo consento, non ne darò la possibilità».