Diventare maggiorenne, per un giovane migrante arrivato da solo in Italia, è un passaggio che rischia di essere fonte di angoscia: rappresenta infatti l’uscita prossima o imminente dal sistema dell’accoglienza, e determina una condizione di vulnerabilità sociale. Il mentoring costituisce un modello efficace rispetto alla realizzazione di percorsi di inclusione sociale per i neomaggiorenni non accompagnati.

Refugees Welcome Italia e Fondazione Hapax Mentoring presentano oggi a Roma, dalle 10, presso Modulo4, Città dell’Altra Economia (Largo D. Frisullo) il rapporto “Il mentoring come strumento di inclusione sociale per giovani con background migratorio” - Esperienze in Italia.

Si tratta della prima indagine che riassume le esperienze di mentoring realizzate in Italia negli ultimi cinque anni allo scopo di sostenere percorsi di inclusione efficaci. Durante i lavori verranno indagate e sottolineate le premesse che hanno portato allo sviluppo dei progetti, la definizione e l’importanza del ruolo del mentore e le fasi che costituiscono le relazioni di mentoring, così da avere una mappa di riferimento che possa essere un esempio per tutti coloro che vogliono utilizzare questo metodo.

I lavori saranno introdotti da Fabiana Musicco, direttrice Refugees Welcome Italia; Elena Camerone, presidente Fondazione Hapax, e Giulia Savarese, direttrice Programma Mentoring, Fondazione Hapax. Sarà quindi presentato il rapporto “Il mentoring come strumento di inclusione sociale per giovani con background migratorio” - Esperienze in Italia, con interventi di Roberta Giunta, responsabile Formazione di Refugees Welcome Italia, e

Raffaele Bracalenti, presidente dell’Iprs (Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali).

Dalle 10.45 la relazione su “Diventare adulti. Criticità e risorse per i minori stranieri arrivati soli in Italia”, a cura di Ivan Mei (responsabile Protezione minori dell’Unicef). Dopo i workshop e le tavole rotonde, le conclusioni, previste intorno alle 16.15.