L'ex vice presidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, in carcere con l'accusa di corruzione dal 9 dicembre, vedrò la figlia di 22 mesi oggi per tre ore nella prigione di Haren, fuori Bruxelles. Lo ha reso noto l'avvocato dell'eurodeputata, Michalis Dimitrakopoulos alla tv locale greca Alpha.

Il legale sostiene che le autorità belghe, che finora avevano negato l'incontro della detenuta con la figlia adducendo come motivazione la mancanza di personale, «stiano usando la bambina come mezzo per spezzare» la Kaili. «Ho pensato che stiano facendo pressioni su Kaili perché confessasse, motivo per cui non le hanno permesso di vedere sua figlia», ha accusato.

«Nessun conto a Panama»

«L'annuncio pubblico di Bladex Bank, datato 21 dicembre 2022, respinge nel modo più definitivo le notizie diffamatorie della stampa riguardanti presunte rimesse dal Qatar alla signora Eva Kaili» ha detto Michalis Dimitrakopoulos, l'avvocato dell'ex vice presidente del Parlamento europeo, «Secondo il suddetto annuncio e a seguito di un'approfondita ricerca nei propri fascicoli, la Banca conferma che non vi è alcun rapporto diretto o indiretto di alcun tipo con le persone indagate nel caso citato, inclusa la signora Eva Kaili», ha spiegato l'avvocato. «Inoltre, lo stesso annuncio sottolinea che la banca non fornisce servizi bancari a privati e non procede al pagamento per altri, pertanto la falsificazione delle presunte rimesse dal Qatar su un conto personale della signora Eva Kaili è provata oltre ogni dubbio. Certo è che in un prossimo futuro si dimostrerà che i soldi trovati nell'appartamento comune con il compagno non le appartengono e non hanno nulla a che vedere con l'attività politica della signora Eva Kaili», ha concluso il legale.