Trattazione immediata dei casi di eccezionale gravità e urgenza; deliberazione delle questioni fissate nelle camere di consiglio in modalità da remoto; rinvio delle udienze pubbliche al termine del periodo di emergenza, salvo richiesta delle parti di decidere sulla base degli atti; riunioni dei giudici, anche in camera di consiglio, in collegamento da remoto. Sono alcune delle ulteriori misure stabilite con il decreto della Presidente della Corte costituzionale, emanato oggi, per lo svolgimento delle attività della Corte durante l'emergenza epidemiologica da COVID-19. Le misure del decreto - adottate su conforme deliberazione del Collegio, riunitosi ieri, 23 marzo 2020 - si inseriscono nel solco di quelle già previste con il decreto del 12 marzo scorso per contribuire al contrasto dell'emergenza COVID-19 - contenendo, in particolare, il rischio di contagio connesso allo spostamento fisico di persone - e, al contempo, per assicurare la continuità della funzione di giustizia costituzionale. L'attuale situazione di emergenza impone - si legge nella premessa del decreto - "di operare in spirito di leale collaborazione con le altre istituzioni repubblicane nell'impegno comune a fronte della situazione presente". 1) LAVORI DELLA CORTE. Tenuto conto dell'autonomia della Corte costituzionale e della specificità dei procedimenti dinanzi ad essa, sono state messe a punto le seguenti modalità di lavoro, valide durante il periodo dell'emergenza COVID-19 e comunque fino a un nuovo provvedimento: a) Camera di consiglio anche da remoto. La partecipazione dei giudici alle camere di consiglio può avvenire anche mediante collegamenti da remoto e il luogo da cui essi si collegano è considerato camera di consiglio a tutti gli effetti di legge, b) Riunioni per via telematica. La modalità di collegamento da remoto può essere adottata per ogni altra riunione della Corte e dei suoi giudici o organi interni, incluse le adunanze per deliberazioni amministrative, nonché quelle dell'Ufficio di presidenza, delle commissioni e dei gruppi di lavoro. c) Rinvio delle udienze pubbliche salvo richiesta delle parti di decidere in base agli atti depositati. Tutte le cause fissate per la discussione in udienza pubblica (a cominciare da quella del prossimo 7 aprile) sono - di volta in volta - rinviate a nuovo ruolo per l'intero periodo dell'emergenza e saranno trattate successivamente, anche in udienze supplementari da fissare appena possibile. Tuttavia, la causa può essere decisa senza discussione orale, sulla base degli atti depositati e di brevi note aggiuntive, qualora tutte le parti ne facciano richiesta. d) Trattazione immediata dei casi di eccezionale gravità. Le modalità stabilite al punto precedente non si applicano ai casi di eccezionale gravità e urgenza per i quali la Presidente, sentito il Collegio, ravvisi la necessità di trattazione immediata in udienza pubblica, da svolgersi secondo modalità che rispettino le esigenze di sicurezza e di prevenzione. 2) INDIRIZZO PEC. Resta fermo quanto già disposto con il decreto della Presidente del 12 marzo 2020 sulle modalità di trasmissione degli atti del processo (Misure per lo svolgimento dei giudizi davanti alla Corte costituzionale durante l'emergenza epidemiologica da COVID-19). 3) TUTTE LE MISURE SUL SITO DELLA CORTE. Anche questo decreto presidenziale, come le precedenti misure, è pubblicato nel sito online della Corte. La Cancelleria dà comunicazione del decreto a tutte le parti dei giudizi pendenti e ne inserisce copia in ogni fascicolo processuale al quale si applicano le precedenti disposizioni, sino a nuovo provvedimento. 4) AGGIORNAMENTI ONLINE. Tutte le comunicazioni sull'organizzazione dell'attività giurisdizionale durante l'emergenza epidemiologica saranno pubblicate in tempo reale sul sito online della Corte. Il pubblico e tutte le parti interessate sono invitati a consultarlo regolarmente. In aggiunta a quanto previsto nel provvedimento di oggi, continuano ad applicarsi le misure organizzative già adottate: a)      divieto di accesso agli uffici della Corte per i soggetti, diversi dal personale, che non debbano svolgervi attività urgenti; b)     chiusura al pubblico di tutti gli uffici e i servizi, fuorché della Cancelleria; c)      limitazione dell'apertura al pubblico e della reperibilità telefonica della Cancelleria ai giorni dal lunedì al venerdì e alle ore 9-13, con facoltà di accesso ristretta a una sola persona per volta; d)     svolgimento delle riunioni in camera di consiglio si svolgono nella Sala delle conferenze appositamente allestita in modo da garantire la sicurezza dei giudici e il supporto tecnologico per le videoconferenze; e)      modalità di lavoro agile per tutto il personale che svolga mansioni idonee allo scopo; f)       adozione a cura della Segreteria generale di tutte le misure di prevenzione e sicurezza per il personale che continua a prestare servizio in presenza.