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Harvey Weinstein (Associated Press/LaPresse)
I pubblici ministeri hanno chiesto un nuovo processo a settembre per Harvey Weinstein durante un'udienza a Manhattan, la prima apparizione in tribunale del magnate del cinema da quando la sua condanna per stupro del 2020 è stata annullata dalla Corte d'appello la scorsa settimana. Una delle accusatrici di Weinstein, Jessica Mann, è pronta a testimoniare di nuovo, ha detto al giudice il procuratore Nicole Blumberg, suggerendo di fissare una data dopo il Labor Day. «Crediamo in questo caso e lo riproveremo», ha aggiunto. Arthur Aidala, avvocato di Weinstein, ha dichiarato che il suo cliente vuole dimostrare la sua innocenza: «È un nuovo processo, è un nuovo giorno».
Weinstein ricoverato
Due giorni dopo l'annullamento della condanna a 23 anni di carcere, l'ex produttore cinematografico Harvey Weinstein, 72 anni, è stato ricoverato in un ospedale di New York per sottoporsi a una serie di esami medici. Il ricovero arriva dopo la decisione della corte d'appello statale che aveva cancellato la condanna per due violenze sessuali, comminata a New York nel 2020, a causa di una serie di «errori madornali» nell'allestimento del processo.
Tra gli errori che i giudici della corte d'appello hanno considerato gravi c'è stata la convocazione tra i testimoni di presunte vittime per reati che non erano stati inclusi nell'atto di incriminazione nei confronti di Weinstein. L'imputato, avevano sostenuto i giudici nell'annullare la sentenza, si era ritrovato a doversi difendere in aula da accuse che non gli erano state contestate. In una dichiarazione scritta diffusa dal suo avvocato, Arthur Aidala, i medici «lo hanno visitato e mandato al Bellevue Hospital. Sembra che (Weinsterin, ndr) abbia bisogno di molto aiuto, anche fisicamente. Ha molti problemi, e si sottoporrà a tutta una serie di esami».
La sentenza di Los Angeles
Malato di diabete, con problemi alla vista e al cuore, Weinstein non è tornato un uomo libero, perché alla condanna inflitta dal tribunale di New York si è aggiunta quella a 16 anni di carcere decisa dalla corte di Los Angeles, per un'altra violenza sessuale. Il suo avvocato ha accusato la direzione del carcere, dove è stato detenuto finora l'ex mogul di Hollywood, di averlo tenuto in condizioni precarie, al punto che le guardie carcerarie gli «avrebbero negato persino un goccio d'acqua» e la possibilità di andare in bagno. «È un uomo malato di 72 anni», ha aggiunto.
Da tempo il team legale di Weinsterin sta cercando di ottenere gli arresti domiciliari per il suo assistito, e la richiesta verra' rilanciata dopo l'annullamento di una delle due condanne. L'obiettivo e' far riacquistare la liberta' all'ex produttore, in attesa del nuovo processo che molto probabilmente verra' fatto a New York. Thomas Mailey portavoce del dipartimento statale delle carceri, non ha voluto rispondere alle accuse lanciate dall'avvocato Aidala. Un incontro tra i legali e l'ex produttore è in programma lunedì. Il processo bis potrebbe cominciare a settembre.
«Condannato giustamente»
Nel frattempo l'attrice Rosanna Arquette, interprete di "American Graffiti 2" e "Posta del cuore", una delle prime donne, tra le oltre cento, a rivelare i dettagli degli abusi sessuali, ha commentato: «Weinsterin è stato condannato giustamente. Purtroppo la corte ha annullato la condanna. Come una vittima, sono molto più che delusa». Un'altra attrice, Rose McGowan, diventata celebre con la serie tv "Streghe", ha aggiunto: "Non importa cosa abbia cancellato la corte, non possono cancellare quello che siamo e ciò che sappiamo, quello che abbiamo dovuto vivere e quello che riusciremo a ottenere in questa vita. Noi non siamo vittime. Siamo persone che sono state ferite dal male».