Sono circa 4mila i migranti presenti oggi all'hotspot di Lampedusa dopo i trasferimenti delle ultime ore. In decine lasciano la struttura alla ricerca di un po' di ombra, altri vanno nella parrocchia dove i volontari danno pasta e acqua, anche se la Croce rossa continua a distribuire pasti da colazione a cena. Nella mattinata sono stati effettuati circa 700 trasferimenti; nella giornata di oggi dovrebbero lasciare l’hotspot complessivamente oltre 2.500 persone. Ma la situazione resta critica, e d’altronde le immagini che arrivano da Lampedusa parlano da sole, così come i dati pubblicati dal cruscotto statistico del Viminale: nell'ultima settimana sono sbarcati quasi 12mila migranti (11.839), di cui 1.279 nelle ultime 24 ore. 

Una task force di avvocati per fornire assistenza legale ai migranti

Il 28 settembre sul posto arriverà una task force di avvocati europei, guidata dal presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, che visiterà l'hotspot di Lampedusa accompagnata dal procuratore della Repubblica di Agrigento, Giovanni Di Leo, dal prefetto Filippo Romano e dal Questore Emanuele Ricifari. L'obiettivo principale è fornire assistenza legale e supporto ai migranti più vulnerabili.

«Accogliamo con grande favore la notizia che una delegazione della Commissione europea sia a Lampedusa in queste ore per verificare le condizioni in cui le persone sono costrette, dati i numeri sovrabbondanti di arrivi nell'isola. Auspichiamo, come avvocatura italiana ed europea, che il fenomeno dell'immigrazione venga gestito in un'ottica comunitaria nel rispetto dei diritti fondamentali di famiglie, donne, uomini e bambini», commenta Greco. 

«Gli avvocati si occupano tutti i giorni della tutela dei diritti. La nostra attenzione rispetto a quanto sta accadendo a Lampedusa non significa che bisogna rinunciare al controllo del territorio e al controllo dei nostri confini. Questo è un compito che riguarda il governo, il legislatore e le istituzioni europee. Il tema che vogliamo portare all'attenzione riguarda le condizioni umane in cui i migranti sono costretti a vivere non per scelta, ma per necessità, per fuggire da condizioni di vita drammatiche», ha spiegato il presidente Cnf, che guiderà, insieme alla presidente dell'Ordine forense di Agrigento Vincenza Graziano, la delegazione di dodici avvocati esperti in diritto dell'immigrazione e in diritto d'asilo provenienti da Francia, Spagna, Olanda, Irlanda, Polonia, Grecia e Cipro. 

I dati del Viminale

I nuovi dati del Viminale confermano un picco degli arrivi dei migranti in Italia via mare dalla Tunisia, che sono stati oltre 30 mila da agosto, record assoluto. Dall'inizio del 2023 fino al 14 settembre, almeno 85.564 persone sono arrivate sulle coste italiane partendo dalle spiagge tunisine, una media di circa 319 sbarcati al giorno, un incremento di oltre il 360 per cento rispetto ai 18.590 arrivi dello stesso periodo dello scorso anno: quasi triplicato il dato di 32.101 arrivi complessivi dalla rotta tunisina in tutto il 2022.

A questi numeri vanno aggiunti almeno 39.568 migranti intercettati dalle autorità tunisine nei primi otto mesi del 2023 (gennaio-agosto), secondo gli ultimi dati disponibili pubblicati dal Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes). Complessivamente, inoltre, Ftdes ha conteggiato 958 morti lungo la rotta tunisina da inizio anno, per un totale di almeno 126 mila persone tra migranti sbarcati, intercettati o deceduti.