Se la Nato dovesse mettere piede in Crimea si andrebbe verso «la terza guerra mondiale». È lo scenario che Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, prospetta in un'intervista al sito Argumenty i Fakty nella fase cruciale della guerra tra Russia e Ucraina. «Per noi, la Crimea è parte della Russia. E questo significa per sempre. Ogni tentativo di invadere la Crimea è una dichiarazione di guerra contro il nostro paese. E se questo viene compiuto da un paese membro della Nato, questo significa una guerra con l'intera Alleanza atlantica: una terra guerra mondiale, una catastrofe completa», aggiunge. Medvedev si sofferma anche sull'ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. Se questo avvenisse, la Russia rafforzerebbe i propri confini e sarebbe «pronta per ritorsioni», compresa la prospettiva di schierare missili Iskander al confine.

Guerra in Ucraina, il conto dei soldati russi morti da febbraio ad oggi

Ammonterebbero a 35.250 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 35.250 uomini, 1567 carri armati, 3704 mezzi corazzati, 778 sistemi d’artiglieria, 243 lanciarazzi multipli, 102 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 217 aerei, 185 elicotteri, 2589 autoveicoli, 14 unità navali e 636 droni.