Giovedì mattina, in occasione della 34° Giornata Internazionale del Volontariato, indetta dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, Forum Nazionale del Terzo Settore, Caritas italiana e CSVnet si è riflettuto, alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sul ruolo del volontariato, sulle prospettive e le sfide che lo attendono, nella delicata fase che sta attraversando il nostro Paese e alla luce delle novità introdotte dalla Riforma del Terzo settore.

Il presidente Conte, dinanzi alla numerosa platea, ha assunto due importanti propositi: «Nella legge di bilancio 2020 mi impegno a valutare l’aumento di 10 milioni di euro nella parte di gettito Irpef destinato ai beneficiari del 5 per mille e su questo proprio nelle prossime ore ci adopereremo per cercare di far convergere le varie forze politiche in questa direzione. Ovviamente c’è un problema tecnico di coperture, oltre che di volontà politica».

Il secondo impegno, invece, riguarda l’entrata in vigore del registro unico del terzo settore, pronto «entro giugno», ha aggiunto Conte, in modo tale da avere «il debutto nel 2021 dei nuovi regimi fiscali previsti dalla riforma». «Le parole del presidente del Consiglio sono state rassicuranti – ha commentato Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Terzo Settore -. È importante che il governo dia la giusta attenzione a una realtà così presente, radicata e importante per il nostro Paese».

E ha aggiunto «il volontariato è una risorsa importante sia per le persone che per i governi. Per le persone perché crea relazioni e quindi genera benessere. Per i governi perché li aiuta nel sostegno di chi è nel bisogno». Durante la mattinata di studio sono stati forniti anche i numeri sul volontariato in Italia: 911 persone su 10000 fanno esperienze di volontariato. Se nel 2001 i volontari erano 3.315.327 nel 2015 sono saliti a 5.528.760. La concentrazione maggiore è nel nord Italia. Secondo l’Istat il 56% delle attività di volontariato si realizzano nel campo della cultura, sport e ricreazione.