Il noto attore francese Gérard Depardieu è stato recentemente condannato dal tribunale di Parigi per aggressione sessuale a danno di due donne durante le riprese del film “Les Volets Verts” nel 2021. La sentenza prevede 18 mesi di reclusione con sospensione della pena, un altro colpo per la carriera dell'attore che, dopo anni di successi cinematografici, si trova ora al centro di accuse gravi.

Le due vittime, una costumista di 54 anni e un’assistente di 34 anni, hanno testimoniato che Depardieu le avrebbe molestate sul set, con atti di palpeggiamento e comportamenti inappropriati che sarebbero stati documentati. L'attore, da parte sua, ha negato tutte le accuse, ammettendo solo di aver utilizzato un linguaggio volgare durante le riprese, ma insistendo nel dire che le sue azioni non erano di natura sessuale.

Il caso ha suscitato molte discussioni nel contesto del movimento #MeToo, con esperti che sottolineano come questo processo rappresenti un test fondamentale per capire come l'industria cinematografica e la società francese affrontino le accuse di molestie da parte di figure di spicco. L'attore, che nel 2018 era già stato accusato di violenza sessuale da parte dell'attrice Charlotte Arnould, continua a essere sotto indagine per questo caso. La denuncia di Arnould riguarda presunti stupri avvenuti nel 2018, ma finora il caso non è stato chiuso e Depardieu potrebbe affrontare un ulteriore processo per stupro.

Mondo del cinema diviso

Le personalità del mondo del cinema sono divise: alcuni, come Fanny Ardant e Vincent Perez, hanno espresso sostegno a Depardieu, mentre altri chiedono giustizia per le vittime di abusi e molestie.