Come sarà il sindacato tra dieci o vent'anni? A giudicare dall'entusiasmo dei tanti giovani che hanno partecipato questa settimana a Fiuggi al Campo Scuola della Cisl, le parole d'ordine resteranno sempre le stesse: eguaglianza, più tutele, diritti, un lavoro stabile, salari dignitosi. ' È importante che parta dai giovani la speranza di un futuro migliore per il nostro paese. I giovani sono i veri protagonisti del cambiamento', ha detto ieri nel suo intervento la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan, accolta come una vera star, tra applausi scoscianti e ' selfie' con i sessanta giovani partecipanti al corso di formazione, organizzato dal sindacato di via po, sotto la direzione di Francesco Scrima ed Enzo Marrafino.

«È un fatto importante che tanti giovani della Cisl tra i 21 anni e i 35 anni abbiano partecipato quest'anno al nostro campo scuola, con una significativa novità: la presenza di giovani impegnati sul sociale anche di altre importanti realta' del mondo associativo come la Fuci, le Acli, la Fondazione Don sturzo, Libera, Mcl, Salesiani, Confcopeerative», aggiunge, con una punta di soddisfazione la leader della Cisl. «Solo con l'entusiasmo e l'energia dei giovani avremo la certezza che si potranno rappresentare i bisogni di partecipazione, le tutele fondamentali ed i diritti fondamentali delle persone». La Furlan crede fortemente nella formazione. Ed è più che convinta che ci sarà sempre bisogno del sindacato confederale nel nostro paese, un sindacato che ha bisogno dei giovani per riscoprire i valori positivi del lavoro, della dignità della persona, della legalità, della solidarietà, tutti valori fondativi della Cisl e che oggi sembrano essere smarriti nella nostra società, come ha sottolineato ieri la leader della Cisl. «Il sindacato è lo strumento per stare insieme, per affrontare e vincere la solitudine delle persone, il senso di disperazione e di emarginazione sociale presente soprattutto nelle nostre periferie urbane e del lavoro». La leader Cisl non ha mancato anche ieri di ricordare che oggi fare il sindacato nei quartieri a rischio e nel territorio ha un valore immenso. «Dobbiamo aprire le porte delle nostre sedi, nei luoghi di lavoro e nelle comunità in cui viviamo. Le periferie non sono solo un luogo fisico, ma anche esistenziale, morale, della persona. Perdere il lavoro significa perdere la casa, la possibilità di far studiar i nostri figli, anche mettere in crisi la famiglia. Il sindacato, la Cisl, ha questo compito straordinario: poter essere utile a chi soffre di questa solitudine» . Non è un caso se la Cisl parteciperà con convinzione oggi alle manifestazioni dei giovani ambientalisti del Friday for future. «Greta da sola sta mobilitando in tutto il pianeta milioni di ragazzi e ragazze. Abbiamo bisogno dei giovani per poter cambiare, e i giovani hanno il diritto di essere protagonisti del cambiamento, e questo vale anche per la nostra organizzazione», dice tra l'altro la leader Cisl. «Il rispetto dell’ambiente non è l’antitesi del lavoro, dobbiamo diventare una società che quando parla di infrastrutture e luoghi di lavoro guarda alla compatibilità ambientale, ma sapendo che il lavoro di per sé è compatibilità ambientale». Il baricento dell'azione sindacale resterà, anche nei prossimi anni, per la Furlan la contrattazione.

«Attraverso la rappresentanza e soprattutto la formazione possiamo fare un grande operazione culturale, per far riflettere sui bisogni reali del territorio e delle persone. Insieme ai giovani possiamo costruire alleanze sociali nelle comunità e nei territori, per cambiare i luoghi di lavoro, con una sintonia vera tra sviluppo, lavoro, scuola, nuove tecnologie, tutela dell'ambiente». Il campo scuola della Cisl si chiude oggi con il saluto di Giuseppe Gallo, presidente della fondazione Tarantelli e l'intervento del segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra.