Sulla proroga dello stato di emergenza causato dalla pandemia "prima di tutto occorre avere informazioni corrette, senza nascondere i risultati del Comitato tecnico. Se non abbiamo accesso alle informazioni, non possiamo dire nulla. Abbiamo bisogno di verità. Gli italiani sono stanchi di oscillare tra incertezze e paure, in una confusione continua di dati che impedisce tra l'altro di programmare il lavoro".  L'attacco arriva dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati in una intervista al "Corriere della Sera". "E' evidente - ha sottolineato Casellati - che l'emergenza sanitaria non è finita e non lo sara' fino a quando non avremo un vaccino o una cura specifica. Ma il Senato non si e' mai fermato, neppure nei momenti piu' acuti della pandemia. Ho semplicemente sospeso per un giorno le attivita' delle Commissioni per fare accertamenti richiesti dai protocolli sanitari. Abbiamo dimostrato che con cautela e responsabilita' si puo' e si deve continuare a lavorare ed io ritengo che il Senato debba farlo nella sua sede istituzionale. Capisco le ragioni dell'emergenza, ma non vorrei che tra proposte di democrazia diretta, appelli al voto a distanza e ricorso continuo ai decreti legge si finisca per abbattere il Parlamento e quindi la democrazia rappresentativa".  

Conte: "Rinunciamo ad alcune libertà per controllare pandemia"

"Siamo consapevoli che il nemico non e' stato ancora sconfitto. Siamo consci pero' di non poter disperdere tutti i risultati sin qui raggiunti a prezzo di molti sacrifici".  Il premier Giuseppe Conte sembra replicare in questo modo al Corriere della Sera. Un colloquio nel quale chiede agli italiani di non abbassare la guardia. "Sin dall'inizio di questa emergenza il governo ha seguito il metodo della massima precauzione ricorda il presidente del Consiglio siamo ancora in piena pandemia e il costante aumento dei contagi in tutta Italia, seppur ancora sotto controllo, ci impone di tenere l'attenzione altissima e di continuare a essere molto prudenti" anche "rinunciando ad alcune liberta'. Come abbiamo sempre fatto, qualsiasi misura sara' adottata in piena trasparenza e all'insegna dei principi di proporzionalita' e adeguatezza. E' stato cosi' nella fase acuta della pandemia e cosi' continuera' a essere. Tutelare la salute dei cittadini e quindi garantire condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e ovunque si svolga la vita sociale, significa preservare anche l'economia e il nostro tessuto produttivo", e' la ricetta del premier, che garantisce: "Interverremo in maniera ponderata e solo nelle modalita' ritenute necessarie e adeguate, per ottenere il contenimento del contagio". Quindi assicura: "Di ogni decisione che prenderemo daremo conto ai cittadini, aprendoci al confronto con il Parlamento in modo da spiegare trasparentemente le motivazioni che ci spingono ad adottarla", cosicche' "una volta definito il quadro delle proposte, il governo le illustrera' tempestivamente al Parlamento in modo da consentire il piu' ampio confronto". Infine un invito al Paese: "Non bastano i programmi e gli investimenti, occorre una rigenerazione interiore, una radicale mutazione di passo e di prospettiva" perche' "insieme possiamo vincere la sfida di questa crisi sanitaria ed economica con fiducia, responsabilita' e coraggio".