La Francia  alle urne per scegliere il suo nuovo presidente tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, con un voto decisivo anche per il futuro dell'Europa. Urne aperte dalle 8 alle 19 in tutto il Paese. I seggi resteranno aperti fino alle 20 a Parigi e in alcune delle maggiori città. Gli elettori dei territori d'Oltremare (Guadalupe, Guiana, Martinica, Saint-Barthélemy, Saint-Martin, Saint-Pierre e Miquelon e in Polinesia francese) hanno potuto votare ieri, insieme agli 1,3 milioni di francesi che risiedono all'estero. Di questi ultimi hanno effettivamente votato "solo" 560mila. A La Réunion, Mayotte e in Nuova Caledonia si vota domenica come nella Francia metropolitana. Gli ultimi sondaggi prima del silenzio elettorale davano in ampio vantaggio il candidato centrista e leader del movimento En Marche! con il 62% dei voti e la leader del partito di estrema destra Front National distanziata, al 38%. I due al primo turno di due settimane fa hanno incassato, rispettivamente, il 24,01% e il 21,3% dei voti. Voto blindato a causa della minaccia terroristica che, secondo il governo, "continua a essere al massimo livello": 50mila poliziotti e gendarmi agiranno al fianco di settemila militari antiterrorismo. Intanto è scoppiato il "Macronleaks". È stato infatti denunciato che nella notte fra venerdì e sabato, un attacco hacker "massiccio e coordinato" ai server dello staff di Emmanuel Macron. "Non si tratta in effetti di una semplice operazione di pirateria informatica - prosegue il comunicato di En Marche - ma di un tentativo di destabilizzare le elezioni presidenziali francesi". Caselle di posta elettronica di vari responsabili del candidato all'Eliseo sono state piratate a partire da alcune settimane fa e "mail, documenti contabili, contratti etc.." sono stati pubblicati in rete in serata. I testi 'rubati' sono stati fatti circolare "insieme a falsi documenti per seminare il dubbio e la disinformazione". Secondo la Bbc, sono stati pubblicati 9 gigabytes di dati da un utente anonimo.