Un altro tabù infranto e un altro brusco ritorno a un passato che si credeva ormai alle spalle, quello dell'incubo atomico e della proliferazione degli armamenti nucleari. Roba da Guerra Fredda, da diplomazia dell'escalation. Gli Stati Uniti di Trump vogliono infatti ampliare il loro arsenale nucleare per "essere i primi" e non cedere il passo a nessuno, altro che disarmo. E' più o meno questo il senso delle dichiarazioni del presidente Donald Trump rilasciate in un'intervista esclusiva alla Reuters nello Studio Ovale: "Non vogliamo cedere a nessuno la nostra supremazia nucleare. Non si capisce quanto queste parole siano frutto della propaganda e della tendenza agli annunci roboanti che caratterizza la comunicazione del tycoon o quanto sia concreto il rischio che gli Usa rilancino davvero una corsa al riarmo atomico, di sicuro la prospettiva è inquietante. Nella stessa intervista, il presidente ha condannato il dispiegamento di un nuovo tipo di missile cruise da parte di Mosca (in violazione del trattato Inf del 1987 firmato da Ronald Reagan e Mikhal Gorbaciov) spiegando che solleverà la questione quando incontrerà il presidente russo Vladimir Putin:  "Ne parlerò direttamente con lui quando ci vedremo". Trump si è poi detto "molto arrabbiato" per i test balistici della Corea del Nord segnalando, tra le opzioni, l'opportunità di incrementare la difesa missilistica degli alleati Usa, Giappone e Corea del Sud.