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Pro-Palestinian activists march in downtown Milan late Wednesday, Oct. 1, 2025, after news that a Gaza-bound aid flotilla had been intercepted by Israeli forces in the Mediterranean Sea. Banner in Italian reads: " Let's block everything, against the genocide, pro Palestine, to break ties with Israel".(AP Photo/Luca Bruno)
Alle 8 di questa mattina risultavano 21 le imbarcazioni della Flotilla fermate dalle Forze di difesa israeliane (Idf), mentre 23 continuano la navigazione verso Gaza. Secondo il ministero degli Esteri di Israele, gli attivisti stanno «raggiungendo in modo sicuro e pacifico Israele», dove inizieranno le procedure di deportazione verso l’Europa. Nel comunicato si precisa che i passeggeri «sono in buona salute» e vengono pubblicate foto in cui si vedono anche Greta Thunberg, provata ma in condizioni stabili.
Gli italiani fermati
Dai dati diffusi dall’organizzazione emergono numerosi nomi di connazionali:
- All Inn: Pietro Queirolo Palmas, Antonio La Piccirella, Simone Zambrin
- Aurora: Federico Frasca, Gonzalo Di Pretoro, Irene Soldati, Marco Orefice, Sara Masi
- Hio: Lorenzo D’Agostino
- Jeannot III: Andrea Sebastiano Tribulato
- Karma: Annalisa Corrado (eurodeputata Pd), Arturo Scotto (Pd), Margherita Cioppi, Michele Saponara, Paolo Romano, Saverio Tommasi, Romano Notarianni
- Morgana: Barbara Schiavulli, Benedetta Scuderi (europarlamentare Europa Verde), Carlo Alberto Biasoli, Jose Nivoi
- Otaria: Adriano Veneziani, Alessandro Mantovani, Cesare Tofani, Dario Crippa, Giorgio Patti, Manuel Pietrangeli
- Seulle: Fabrizio De Luca, Paolo De Montis, Ruggero Zeni, Silvia Severini
- Sirius: Nicolas Calabrese
La risoluzione delle opposizioni italiane
Pd, M5S e Avs hanno depositato una risoluzione in Parlamento per chiedere al governo di sostenere sanzioni europee contro Israele, incluse la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele e misure contro i coloni responsabili delle violenze in Cisgiordania. Nella notte sono stati arrestati almeno 12 cittadini tunisini imbarcati sulla nave Deir Yassin, tra cui attivisti e giornalisti. Con loro anche esponenti di Algeria, Marocco, Mauritania, Turchia, Stati Uniti e Regno Unito. Secondo il comitato legale della Flotilla, l’intercettazione rappresenta «una flagrante violazione del diritto internazionale».
Delle 44 navi partite inizialmente, 20 sono state intercettate e 24 risultano ancora in navigazione, tra cui Adagio, Ahed Tamimi, Amsterdam, Estrella Y Manuel, Maria Cristina, Shireen e altre. A bordo, secondo l’organizzazione, viaggiano in totale 532 attivisti provenienti da più Paesi.