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La vittoria del Paris Saint-Germain nella finale di Champions League contro l’Inter, disputata all’Allianz Arena di Monaco e conclusa con un netto 5-0, ha scatenato una serie di disordini violenti in diverse città francesi. Il bilancio è tragico: due morti, decine di feriti e oltre 550 arresti.
A Parigi, la festa si è trasformata in guerriglia urbana. I tifosi hanno lanciato petardi, razzi e fuochi d’artificio, costringendo la polizia all’uso di gas lacrimogeni e idranti. Due automobili sono state incendiate nei pressi del Parco dei Principi e 30 persone sono state arrestate dopo l’assalto a un negozio sugli Champs-Élysées. In totale, la polizia ha fermato più di 550 persone, 294 delle quali solo entro le prime ore del mattino.
Sempre nella capitale, una donna in scooter è stata travolta da un’auto durante i disordini, perdendo la vita. A Dax, nel cuore delle Landes, un 17enne è stato accoltellato più volte nel corso di una rissa esplosa in strada tra chi assisteva alla partita. Il giovane è morto poche ore dopo il ricovero all’ospedale Côte d’Argent.
A Grenoble, invece, i festeggiamenti si sono trasformati in tragedia quando un’auto lanciata a grande velocità ha investito una famiglia sul Cours Jean-Jaurès. Quattro le persone ferite, tra cui due donne di 23 e 46 anni in gravi condizioni. L’autista della BMW, fuggito inizialmente a piedi per timore di essere aggredito, si è poi consegnato alla polizia ed è stato arrestato.
Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha definito quanto accaduto «un atto di barbarie nelle strade francesi». Le autorità sono ora al lavoro per identificare gli autori delle violenze e ricostruire con precisione le dinamiche degli incidenti avvenuti nella notte che avrebbe dovuto celebrare un traguardo storico per il club parigino.