PHOTO
GENERATE AI AUTOVELOX CONTROLLO VELOCITA'
Senza omologazione, niente multe valide. E dal 12 giugno, scatteranno nuove regole che rischiano di mandare in tilt i Comuni italiani proprio alla vigilia delle vacanze estive. L’allarme lo lancia Assoutenti, che denuncia una situazione di incertezza giuridica che potrebbe trasformarsi in un boomerang per la sicurezza stradale e per i bilanci delle amministrazioni locali.
«In assenza di regole certe – spiega il presidente Gabriele Melluso – si rischia il caos sulle strade delle vacanze, con conseguenze non indifferenti sia in termini di sicurezza sia per le finanze pubbliche». Il motivo? Una recente sentenza della Cassazione ha invalidato la circolare del Ministero dei Trasporti che equiparava l’approvazione tecnica degli autovelox alla loro omologazione. Da oggi in poi, solo i dispositivi omologati potranno legittimamente rilevare infrazioni: tutte le multe emesse con apparecchi non omologati sono da considerarsi nulle.
Di conseguenza, i Comuni dovranno disattivare tutti gli autovelox non in regola, con il concreto rischio di subire una pioggia di ricorsi da parte degli automobilisti multati.
Ma c’è di più. Dal prossimo 12 giugno entreranno in vigore le nuove disposizioni varate dal Mit nel 2023, che impongono criteri molto più stringenti per l’utilizzo degli autovelox: non potranno più essere installati ovunque, ma solo nei tratti dove si verifichino reali criticità di sicurezza, e con l’autorizzazione del Prefetto. Inoltre, dovranno essere rispettate distanze minime tra una postazione e l’altra, per evitare abusi e duplicazioni sanzionatorie.
Un cambiamento che, secondo Assoutenti, era necessario: «Grazie al recente insediamento dell’Osservatorio nazionale sulle multe stradali sarà finalmente possibile verificare come vengono spesi i proventi delle contravvenzioni», afferma Melluso. «Le risorse devono essere destinate esclusivamente a migliorare la sicurezza stradale e le infrastrutture, non a tappare i buchi di bilancio delle amministrazioni locali».
L’associazione, che da anni denuncia l’uso distorto delle sanzioni stradali, chiede ora chiarezza immediata: «Servono norme precise sull’omologazione e controlli capillari per evitare il far west. Non si può affidare la sicurezza pubblica a dispositivi che non rispettano la legge». Intanto, con l’estate alle porte, centinaia di strade rischiano di rimanere senza controlli elettronici, proprio quando il traffico aumenterà esponenzialmente. E il paradosso è dietro l’angolo: meno multe, più incidenti.