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Dal cratere di Sud-Est fontane di lava, flussi piroclastici e una nube visibile da chilometri. Il tremore vulcanico è elevato.
L’Etna è tornato in attività con una nuova fase eruttiva in corso dal cratere di Sud-Est. Secondo quanto riferito dall’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si sono registrati flussi piroclastici, esplosioni stromboliane di forte intensità e la formazione di una fontana di lava, visibile anche dalle telecamere termiche di sorveglianza. Una densa nube di fumo si è levata dal vulcano e si dirige verso ovest-sud-ovest, mentre le autorità aeronautiche hanno alzato l’allerta per l’aviazione a livello rosso, con previsione arancione.
Il fenomeno più significativo è stato registrato alle 9:24, quando un flusso piroclastico è stato osservato scendere dal fianco settentrionale del cratere, probabilmente generato da un collasso di materiale instabile. Il materiale, secondo le prime analisi, non avrebbe superato l’orlo della Valle del Leone.
Contestualmente, l’attività esplosiva è aumentata e ha raggiunto il livello di fontana di lava. Sul versante meridionale si è verificato un trabocco lavico, e una modesta colata si dirige verso la Valle del Bove.
Tremore vulcanico e cenere a Piano Vetore
Dal punto di vista sismico, il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto elevati, con tendenza all’aumento. Il centroide delle sorgenti del tremore è localizzato a circa 2800 metri di quota nell’area del cratere di Sud-Est. Anche l’attività infrasonica risulta alta, con eventi rilevati nella stessa zona.
È stata inoltre segnalata la ricaduta di cenere fine nella zona di Piano Vetore, seppur di modesta entità.
Il monitoraggio e gli scenari
Il segnale di deformazione rilevato dalla stazione DRUV mostra una variazione coerente con l’attività in corso, mentre le altre reti di monitoraggio delle deformazioni non evidenziano cambiamenti significativi al momento.
Il modello previsionale dell’Ingv indica che la nube eruttiva dovrebbe disperdersi in direzione ovest-sud-ovest, ma la situazione resta in continua evoluzione.
Le autorità raccomandano massima prudenza nelle aree limitrofe e ricordano che l’allerta rossa per l’aviazione implica potenziale pericolo per i voli in transito sulla zona.