Elon Musk ha chiuso la sua parentesi al governo americano ringraziando il presidente Donald Trump e riaffermando la sua intenzione di dedicarsi completamente alle sue aziende. Dopo 130 giorni alla guida del dipartimento per l’Efficienza del governo (Doge), creato con l’obiettivo di ridurre sprechi e spesa pubblica, il fondatore di Tesla e SpaceX ha annunciato l’addio all’incarico con un post sulla piattaforma X.

«Desidero ringraziare il presidente Trump per l’opportunità di combattere gli sprechi», ha scritto Musk, sottolineando che «la missione del Doge diventerà col tempo uno stile di vita nella pubblica amministrazione». L’incarico si è concluso ufficialmente ieri sera, come confermato da un funzionario della Casa Bianca: «Il processo di uscita inizia stanotte».

La collaborazione tra Musk e l’amministrazione Trump era formalmente limitata a un periodo massimo di 130 giorni, come previsto per i ruoli di “dipendente governativo speciale”. Una parentesi breve ma intensa, che ha visto il miliardario occuparsi di proposte per snellire l’apparato federale.

Le frizioni con la “Big Beautiful Bill”

Tuttavia, negli ultimi giorni Musk aveva criticato apertamente il maxi disegno di legge di spesa federale approvato dalla Camera, definendolo “in contraddizione” con la filosofia del Doge. Il provvedimento – sostenuto da Trump – prevede ampie misure su fisco e immigrazione ma rischia, secondo Musk, di aumentare drasticamente il deficit.

«Una legge può essere grande o bella, ma non entrambe», aveva commentato in tono sarcastico, segnalando una distanza crescente dalla linea dell’amministrazione in tema di finanza pubblica.

Il ritorno full-time nelle sue aziende

Archiviata l’esperienza governativa, Musk ha confermato il rientro a tempo pieno nelle sue imprese: «Torno a lavorare 24 ore su 24, dormendo in sale server e fabbriche», ha dichiarato. La notizia ha avuto un impatto immediato sui mercati: le azioni Tesla hanno registrato un forte rialzo, interpretando positivamente il ritorno del fondatore a tempo pieno.

Musk ha ribadito che continuerà ad avere un ruolo attivo nella vita pubblica americana, ma ha precisato che la priorità, almeno per ora, resta il rilancio di X, xAI, Tesla e SpaceX.