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Sono stati ritrovati alcuni rottami, ma anche "un arto umano", insieme a valigie e sedili, dell'Airbus 320 precipitato giovedì con 66 persone a bordo. I resti galleggianti, trovati dalla marina egiziana all'alba, erano a 290 chilometri a nord dalle coste di Alessandria. Dopo i falsi allarmi delle ore successive al disastro, è il primo dato certo di una tragedia le cui cause sono ancora tutte da chiarire. All'indomani del disastro, è infatti ancora buio pesto sulle cause e la dinamica che hanno fatto precipitare L'Airbus A320 in volo, nella notte tra mercoledì e giovedì, tra Parigi e il Cairo. Se le autorità egiziane hanno evocato il movente terroristico, ancora manca del tutto una rivendicazione dell'Isis o di qualsiasi altro gruppo jihadista, nè sui siti di propaganda fondamentalista si registra la tradizionale euforia che precede sempre le rivendicazioni di attentati. Il presidente egiziano, Abdul Fattah al Sisi, ha assicurato che sarà fatta chiarezza. Ma il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, ha riconosciuto di non aver "assolutamente alcuna indicazione sulle cause" dello schianto dell'aereo. "Tutte le ipotesi sono esaminate ma nessuna è privilegiata perchè non abbiamo assolutamente alcuna indicazione sulle cause". "La ricerca continua e tiriamo fuori dall'acqua tutto ciò che troviamo", ha fatto sapere l'esercito egiziano. Sulle cause del disastro aereo di ieri nel Mediterraneo, il governo italiano ha, intanto, affermato, "non può andare al di là di quanto è evidente a tutti e che ha ripetuto in questi giorni il governo francese: al momento è difficile dare risposte certe sulle origini, ma certamente non si può escludere che si sia trattato di un attentato terroristico", ha detto a Bruxelles, dove ha partecipato alla riunione della Nato, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni I rottami e gli effetti personali dei passeggeri, che devono essere ancora recuperati, saranno esaminati da inquirenti di Egitto, Francia e Gran Bretagna: serviranno, insieme alla scatola nera o il registratore dei dati di volo -qualora verranno recuperati- a capire il mistero. I satelliti dell'Agenzia spaziale europea hanno, intanto, identificato una chiazza d'olio nell'area in cui l'aereo è scomparso. Nella notte al Cairo sono arrivati i tre agenti della Bea, l'organismo tecnico di indagine sugli incidenti aerei, e un consigliere tecnico di Airbus; nel primo pomeriggio hanno incontrato i colleghi dell'Aviazione civile egiziana, alla presenza del servizio di sicurezza interna dell'ambasciata francese, per aiutare l'organizzazione delle ulteriori ricerche volte. Tuttavia la parte essenziale del loro lavoro comincerà quando potranno esaminare i primi rottami recuperati. Ayrault ha intanto annunciato che sabato farà incontrare al Quai d'Orsay i familiari dei passeggeri i con rappresentanti della procura incaricata dell'inchiesta in Francia insieme a un responsabile del Bea e ad altri organismi dello Stato nel segno della "trasparenza delle informazioni".LE IPOTESICi sono quattro possibili scenari per spiegare la caduta del volo EgyptAir 804: un errore dei piloti, un guasto tecnico, una bomba a bordo o un sabotaggio. Fino all'esame delle scatole nere, ci si può basare solo sulle tracce radar e sui relitti. La bomba: un atto di terrorismo è la prima ipotesi avanzata dagli investigatori. In particolare, il primo a parlare di possibile attacco terrorista, con una bomba a bordo, è stato il ministro dell'Aviazione egiziano, Sherif Fathy, ritenendolo più probabile di un problema tecnico. Anche la teoria iniziale degli esperti Usa è quella del terrorismo con una bomba. Sabotaggio: a novembre ci fu l'abbattimento del volo russo di Metrojet per il quale fu poi fatta girare una rivendicazione che segnalava l'uso di una lattina di bibita per una minibomba con effetto catastrofico. Lattina fatta passare con la complicità di un dipendente dell'aeroporto. È difficilissimo per le autorità controllare ogni singolo dipendente e in diversi aeroporti si sono trovati luoghi clandestini di riunione di dipendenti estremisti. Problema tecnico: si potrà verificare con il recupero del relitto. Nel caso del volo Air France caduto nel 2009, i dati inviati dai sensori avevano indotto in errore i piloti, che persero il controllo dell'aereo che si schiantò in mare. I piloti: Egyptair ha certificato l'equipaggio come "esperto", con il comandante che aveva 6.275 ore di volo, di cui 2.101 sugli A320, e il co-pilota 2.766. Difficile quindi che possano aver commesso errori, ancora più improbabili durante il volo ad alta quota a meno che il computer, o i sensori del velivolo, gli abbiano fornito informazioni errate. Non si può peraltro escludere del tutto una manovra deliberata, come nella caduta del volo Germanwings in Francia.