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Donald Trump
«Amico, informazioni riportano che potrei ricevere una condanna massima di 400 anni di prigione nonostante sia un uomo totalmente e completamente innocente». Comincia così la lettera che Donald Trump ha inviato per email ai suoi sostenitori attraverso la campagna presidenziale. L'incriminazione per trentasette reati, legati al trasferimento illegale di documenti dalla Casa Bianca al suo resort di Mar-a-Lago, in Florida, dovrà diventare, nelle intenzioni dello staff di Trump, l'occasione per lanciare una nuova raccolta record di donazioni. Ad aprile, con l'incriminazione decisa dalla corte distrettuale di Manhattan, la campagna del tycoon aveva raccolto più di quattro milioni di dollari nelle 24 ore successive alla notizia dell'incriminazione.
«Onestamente - continua la lettera di Trump - non posso credere di trovarmi a scriverti queste parole. Suona come se Stalin o Mao volessero eliminare i loro oppositori». «Invece - continua - succede qui in America. Il comunismo alla fine è arrivato sulle nostre sponde. Non viviamo più nel Paese di Washington e Lincoln». «Per la prima volta nella storia americana - prosegue Trump - il governo federale ha usato i suoi poteri giudiziari per incriminare il leader che si oppone all'attuale regime». Ma il tycoon invita a sperare nel futuro. «Mentre ora è certamente oscuro e cupo - aggiunge - non perdere la fede. Come ho detto una volta "nel momento in cui una nuvola scura pende sopra il nostro amato Paese, non ho dubbi che noi renderemo di nuovo grande l'America”». Segue un meme di Trump che stringe in aria il pugno e poi le offerte da scegliere, con cifre che vanno da 24 a 250 dollari e a piacere.