«Sono molto deluso dalle dichiarazioni dì Goggia. Sono sbagliate e fanno riferimento a una mentalità vecchia. Spero vivamente che Sofia si scusi e che capisca che le sue parole sugli atleti gay sono farcite dì stereotipi sbagliati e senza senso e potrebbero alimentare odio verso la comunità LGBTI+». Lo dichiara Marco Arlati, membro della segreteria nazionale Arcigay con delega allo sport e presidente di Arcigay Bergamo Cives. «In Italia e nel mondo c’è una difficoltà oggettiva nel fare coming out, in Italia molto forte - ha aggiunto -. E queste dichiarazioni danno la percezione del pensiero che purtroppo aleggia ancora nel mondo sportivo. Gli atleti e le atlete sono tali indipendentemente dal genere, dall’identità dì genere e dall’orientamento sessuale». «Per quanto riguarda la questione transgender - conclude Arlati -, ci sono indicazioni precise dal Coni e dal Cio, che sono gli organi più idonei per dare indicazioni sui regolamenti».

Cosa aveva detto Sofia Goggia sull'omosessualità nello scii

Nella bufera sono finte alcune considerazioni della sciatrice bergamasca che rispondendo alla domanda se ci siano o no omosessuali tra gli atleti, ha detto: «Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitz...», ritenuta la più bella e difficile pista di discesa libera di Coppa del Mondo. A ciò si aggiunge anche la sua opinione sui transgender che gareggiano con le donne: «A livello di sport - ha detto - un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo che sia giusto». E poi ancora, sul fatto se si consideri o meno femminista: «Credo che le donne debbano lottare per i loro diritti, compresa la parità di retribuzione. Ma le donne sono donne; gli uomini, uomini. Non mi piace quando dicono: donna con le palle. Perché devi giudicarmi da quello che non ho, che non sono?».

Luxuria critica Sofia Goggia

«Un pensiero davvero umiliante». Così Vladimir Luxuria commenta su Radio Capital le affermazioni rilasciate dalla campionessa di sci Sofia Goggia, secondo la quale «tra le donne qualche gay c’è ma tra i maschi no, perché devono fare la discesa di Kitzbuhel». «Questa idea di misurare l’eterosessualità attraverso la virilità è assurda», afferma Luxuria. «Se uno è capace di sfidare certe altezze lo fa indipendentemente dall’orientamento sessuale. Quella della Goggia è un’idea un po' vecchia, secondo cui i gay di fronte ad una discesa ripida tornano indietro urlando e sculettando. Da sempre per qualcuno lo sport è dimostrazione di machismo. Già detto dagli uomini è terribile, ma detto da una donna è davvero umiliante», conclude.

Le scuse di Sofia Goggia

«Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Mi dispiace e mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese per la frase che è uscita nell’intervista del Corriere che, sicuramente, quando l’ho pronunciata non voleva essere di natura discriminatoria». Lo scrive in un tweet di scuse la campionessa di sci Sofia Goggia, finita nella bufera per un’intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui, a domanda sulla presenza di omosessuali tra gli atleti, ha risposto «tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi già dalla Steif di Kitz».