Una grande campagna della Cisl e dell’Anolf nei luoghi di lavoro, nella società e su tutte le piattaforme di comunicazione per far conoscere meglio il fenomeno complesso dei migranti nel nostro paese. «In questi giorni ed in questi mesi, i fatti di cronaca portano continuamente alla ribalta il fenomeno migratorio, nervo scoperto nel dibattito politico del nostro paese», sottolinea il Segretario Confederale della Cisl, Andrea Cuccello responsabile del settore immigrazione, che insieme a Liliana Ocmin del dipartimento donne, giovani ed immigrati e a Mohamed Saady, presidente dell’Anolf Cisl, hanno collaborato alla stesura delle slide della campagna.

Alla Cisl hanno le idee molto chiare: bisogna far conoscere le vere cause che mettono in moto milioni di persone dalle loro terre di origine e che l’Europa non sembra in grado di gestire attraverso una strategia comune. Contrastare la retorica politica che va per la maggiore in Italia, ed in Europa, che cavalca i sentimenti peggiori insieme alle paure delle persone, alle fake news che imperversano avvelenando i pozzi della comunicazione.

«Per queste motivazioni, ci è sembrato utile costruire una narrativa alternativa, che mettesse a disposizione dell’organizzazione, un supporto alla comunicazione e che aiutasse a conoscere meglio e comprendere un fenomeno dalle mille sfumature che lo rendono particolarmente complesso», aggiunge Cuccello.

Cisl ed Anolf sono partiti da domande semplici: quante delle persone che incontriamo nei vari ambiti della nostra vita, conoscono la differenza tra un richiedente asilo ed un rifugiato? Quanti conoscono la differenza tra comunitario ed extracomunitario? Che cosa significa migrante economico? «Da qui è partito il nostro piccolo viaggio in sette punti emblematici», spiega ancora Andrea Cuccello.

Conoscere il fenomeno migratorio(migrante, extracomunitario, immigrato, richiedente asilo, emigrato, profugo, migrante economico, sfollati interni, migrante forzato, dublinati, migrante irregolare, vittima di tratta, apolidi); Migranti nel mondo ed in Europa (per le Nazioni Unite i migranti nel mondo al 2017 sono stati 258 milioni, 120 milioni migrano dal Sud al Nord del mondo, 124,8 milioni donne, 36 milioni sotto i venti anni, 24,5 milioni rifugiati); Emigrazione ed immigrazione in Italia (nel 2017 italiani espatriati 128.193, 70 mila maschi, 57 mila femmine. Cittadini stranieri non comunitari 3.714.934. La comunità più numerosa è quella rumena); Sbarchi in Europa (arrivi in Europa dal Mediterraneo nel 2018, 116.647. Sbarchi in Italia nel 2018, 23.400); Contributo dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro italiano (131 miliardi di euro è quanto ci guadagna l’Italia dal lavoro degli stranieri – 691 milioni di euro è il prodotto delle imprese costituite da imprenditori stranieri); Minori e cittadinanza italiana (ius soli, ius soli temperato, ius culturae); Basta bufale sugli immigrati! (attenzione alle fake news: disegno di sostituzione etnica, rubano il lavoro agli italiani, guadagnano di più degli italiani).

«Siamo consci che con questo strumento potremo contribuire forse ad affrontare meglio il problema, ma soprattutto aiutare i nostri delegati nei luoghi di lavoro nelle infinite discussioni che a volte nascono sul tema dell’ immigrazione. Il nostro obiettivo è quello di supportare una discussione pacata e confortata da numeri e statistiche».