«Il picco? È un argomento di scarsissimo interesse. Siamo in una situazione emergenziale, una guerra, quindi dobbiamo rispettare le indicazioni che ci vengono date. Siamo fortunati a vivere in un Paese che tutela la salute come bene primario. Ricordo a tutti, con orgoglio, che in tutto il mondo i parla di modello Italia». A dirlo è Alberto Villani, presidente della società italiana di pediatria e componente del comitato tecnico scientifico, nel corso del quotidiano bollettino della Protezione civile sull'emergenza Coronavirus. Un'emergenza che oggi conta 80.572 persone attualmente positive, con un incremento di 2.937 pazienti rispetto a ieri, numero ricavato sottraendo il totale di guariti e dimessi. Oggi, dunque, sono 4.782 i contagi, con un aumento percentuale del 4,5% che conferma il trend della diminuzione della percentuale dei contagiati giornalieri rispetto al totale contagi del giorno precedente per il decimo giorno consecutivo.     Sono 4.035 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 28.403 sono ricoverati con sintomi mentre la maggior parte, 48.134, il 60% del totale, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Il numero di decessi è di 727 persone, 110 in meno rispetto a ieri, per un totale di 13.155. Il totale dei guariti e dei dimessi è di 16.847, rispetto a ieri 1.118 in più. A oggi i pazienti trasferiti dalla Lombardia sono 103 (7 in più rispetto a ieri), di cui 63 Covid positivi e 40 no. Trenta sono stati trasferiti in Germania. Ma aumenta il numero dei tamponi: nell'ultimo giorno ne sono stati eseguiti 34.455. Ad oggi sono circa 200 i nuovi ricoverati, con numeri molto bassi anche per quanto riguarda le terapie intensive, con solo 12 ricoveri, numero che «conferma del percorso intrapreso e della necessità di proseguire in questa direzione», sottolinea ancora Villani.   https://www.youtube.com/watch?v=pzfgcvdOeks     Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.765 in Lombardia, 11.489 in Emilia-Romagna, 8.224 in Veneto, 8.470 in Piemonte, 4.432 in Toscana, 3.456 nelle Marche, 2.645 in Liguria, 2.758 nel Lazio, 1.976 in Campania, 1.483 nella Provincia autonoma di Trento, 1.756 in Puglia, 1.206 in Friuli Venezia Giulia, 1.544 in Sicilia, 1.211 in Abruzzo, 1.112 nella Provincia autonoma di Bolzano, 864 in Umbria, 675 in Sardegna, 610 in Calabria, 540 in Valle d’Aosta, 225 in Basilicata e 131 in Molise.  

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Distribuite, per un errore logistico ai medici di base, mascherine donate dalla Cina al nostro Paese, destinate alla collettività. «Provvederemo prontamente a rifornire i medici con le mascherine necessarie il personale sanitario - ha assicurato il capo della Prociv Angelo Borrelli - in accordo con il commissario Domenico Arcuri». Segnalate anche campagne di raccolta fondi, anche a nome del Dipartimento, in realtà non autorizzate. «Ho segnalato una pagina Facebook che sosteneva di essere la pagina ufficiale del Dipartimento che raccoglieva fondi con un Iban a noi sconosciuto», ha sottolineato Borrelli. Ad oggi, ha sottolineato Villani, nessun bambino, in Italia, è morto per coronavirus. «Sono situazioni tutte estremamente tranquille - ha sottolineato - e questo è sicuramente un dato confortante». In merito alla circolare del Viminale, che autorizza i genitori ad una passeggiata intorno a casa con i figli, Villani ha garantito che rimangono in vigore tutte le limitazioni finora vigenti. «Non c'è un cambio delle politiche e delle strategie finora in atto - ha spiegato - che sono quelle che ci hanno dato i risultati di contenimento. Siamo ancora in questa fase, ricordandoci che stiamo affrontando una situazione straordinaria, quindi nulla cambia rispetto a quelle misure». La guardia, dunque, rimane alta, tant'è che il ministro della Speranza Roberto Speranza ha annunciato la proroga delle misure restrittive fino al 13 aprile. «Non solo non dobbiamo abbassare la guardia – ha sottolineato il ministro – ma per un periodo non breve occorrerà gestire la transizione, graduando le misure e conservando le pratiche adottate per evitare nuovi focolai: è l'unica strada realistica e praticabile per riaccendere i motori dell'economia e riconquistare libertà e socialità. L'Italia dovrebbe essere orgogliosa del lavoro fatto che è stato riconosciuto dall'Oms, con cui la relazione è continua e proficua». «Non è consentito fare assembramenti - ha ricordato Villani - né uscire di casa per una motivata ragione. Tutto resta esattamente com'è. Dobbiamo ricordarci che siamo ancora in una fase per cui esporsi a possibili contagi sarebbe dannoso per tutti». Bambini e attività motoria all’aperto in sicurezza: Bonetti, Zampa e Villani si rivolgono a Speranza «Oggi abbiamo condiviso con il Ministro della Salute Roberto Speranza l’opportunità di riservare particolare attenzione all’attività motoria in sicurezza dei bambini alla luce della proroga delle misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus in Italia», dichiarano in una nota congiunta la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, la sottosegretaria alla Salute con delega alla medicina per l'infanzia e l’adolescenza Sandra Zampa e Villani. Fondamentale si è rivelato il rispetto delle misure restrittive e, soprattutto, del distanziamento sociale. «Se oggi le nostre bambine e i nostri bambini stanno bene – si legge nella nota – è proprio grazie alle misure di contenimento stabilite dal Governo. Alla luce delle tante sollecitazioni che numerose associazioni che tutelano l’infanzia e l’adolescenza hanno rivolto in questi giorni difficili e che sono state recepite dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, abbiamo condiviso con il ministro Speranza l’opportunità di consentire a tutti i soggetti in età evolutiva, ossia i minorenni con un età compresa nella fascia d’età 0-18 anni, di poter svolgere attività motorie e ludiche all'aria aperta, ma sempre accompagnati da un familiare, nel rispetto del distanziamento sociale, con un rapporto adulto/minore di 1:1, a meno che non si tratti di fratelli o minori conviventi nella stessa abitazione. In questo caso il rapporto adulto/minore potrà essere 1:n (n = numero fratelli o conviventi). Siamo consapevoli, e vogliamo che lo siano anche i genitori e tutti coloro che hanno a cuore la salute dei più piccoli e dei più giovani, che le misure di restrizione adottate fino ad oggi hanno sì tolto una parte di libertà a bambini e adolescenti  ma ne hanno tutelato la salute. Solo continuando a rispettare le regole potranno tornare presto a scuola, a giocare e a fare attività insieme. Dobbiamo adesso proporre regole che li accompagnino gradualmente a questo momento, tutelando i loro diritti fondamentali insieme alla salute loro e della collettività. E di questo, siamo certi, un domani le giovani generazioni, quelle sulle quali poggia il futuro del nostro Paese, ci daranno riconoscimento», concludono Bonetti, Zampa e Villani.