«All’esito della riunione con i club, convocata dal Presidente Lorenzo Casini alle 14, le società di Serie A, fermo restando l’impegno già più volte manifestato per migliorare la sostenibilità economico-finanziaria e la trasparenza dei controlli nel calcio italiano, hanno espresso all’unanimità la contrarietà rispetto alla proposta di istituire una agenzia governativa per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche, rivendicando l’autonomia dell’ordinamento sportivo dalla politica».

Questa la posizione espressa in una nota dalla Lega Serie A dopo riunione odierna in collegamento video delle Società. «Inoltre, tutti i club di Serie A hanno nuovamente ribadito la necessità di procedere verso una piena autonomia della Lega Serie A all’interno dell’ordinamento sportivo».

L’intenzione del governo di mettere mano alla Covisoc, rendendo «esterni i controlli fino ad ora svolti soltanto in ambito interno, attraverso un ente terzo, pubblico e con autonomia regolamentare e decisionale», come spiegato dal ministro dello Sport Andrea Abodi, sta creando scompiglio nel mondo dello sport, con il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello della Federcalcio Gravina in prima linea. Ma se la posizione di Gravina è intransigente e opposta a quella di Abodi, dopo le dure parole a caldo Malagò ha provato a smorzare i toni.

«Nella vita c'è sempre margine di ricucitura, ma non parlerei di scontro, è la strada sbagliata: vorrei sapere cosa avrebbe fatto il ministro Abodi o qualunque altra persona se avesse letto di questa notizia da terze persone», ha detto il capo del Coni ribadendo la sua posizione sulla creazione di una nuova autorità di controllo sui conti delle società di calcio e di basket.