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DATI ANCORA PREOCCUPANTI: IERI 18.236 CONTAGI E 683 VITTIME
Si vanno precisando sempre più le modalità della campagna di vaccinazione di massa contro il Covid- 19. In tutta Europa si stanno quindi mettendo a punto strategie e tempi che possano essere il più possibile omogenee su tutto il Continente. La presidente della Ue Ursula Von der Layen ha affermato con enfasi che è «il momento dell’Europa» comunicando che le vaccinazioni cominceranno il 27 dicembre.
In realtà si tratterà di 3 giorni consecutivi ( dal 27 al 29), in questo periodo chiaramente anche l’Italia darà il via alla sua campagna. Il siero prodotto dalla casa farmaceutica Pfizer arriverà con le sue prime dosi dunque dopo Natale o al più tardi all’inizio del 2021. Sono stati già individuati almeno 294 hub ospedalieri, è qui che avverranno le prime doppie punture per tutto il personale sanitario, a seguire gli ospiti delle Rsa insieme agli operatori che ci lavorano.
Il tutto è stato confermato dal ministro della Salute Roberto Speranza dopo una riunione operativa ieri con il commissario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri: «Se tutte le procedure di verifica sul vaccino Pfizer Biontech da parte di Ema e di Aifa saranno completate favorevolmente nelle date previste, l'Italia partirà con le prime vaccinazioni al personale sanitario il 27 dicembre. Il governo italiano ha lavorato negli ultimi giorni per favorire una simbolica data comune di avvio delle vaccinazioni nell'Unione Europea. Ci vuole ancora molta prudenza e il percorso non sarà breve, ma la strada è quella giusta».
Non mancano comunque preoccupazioni e polemiche per alcune impreparazioni che caratterizzano le strutture dove verranno eseguite le vaccinazioni. Innanzitutto non tutte i luoghi scelti hanno in dotazione i freezer e le celle frigorifere adatte per conservare le dosi che vanno tenute a meno 75 gradi. Qualche discussione sta poi nascendo fra le regioni per la differenza di quantità di siero destinato. Inoltre esiste qualche timore perché il personale necessario non dovunque è il misura sufficiente.
Intanto fa discutere l’intervista rilasciata dall’epidemiologa Stefania Salmaso già ricercatrice per lungo tempo presso l’Istituto superiore di sanità. Secondo la scienziata «L'iniezione non dovrà essere un libera tutti. Senza precauzioni, potremmo assistere al paradosso della curva che comincia a salire. Il Covid circola molto nelle famiglie. Nelle ultime due settimane abbiamo assistito a un aumento sproporzionato di contagi fra gli over 84. Ecco il perché di tanti morti».
Insomma a fronte di un indice Rt che ancora si mantiene su livelli molto alti, anche il vaccino rischia di vedere depotenziato il proprio effetto sulla popolazione. Riflessioni che in qualche modo vengono confermate dai dati giornalieri compresi quelli di ieri. Il bollettino del Ministero della sanità ha infatti registrato 18.236 nuovi casi di coronavirus su 185.320 tamponi eseguiti, il giorno precedente erano stati 17.572 ( 199.489 test). Il tasso di contagio dunque ( rapporto positivo/ tamponi) risale dunque al 9,8%. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 638, sostanzialmente lo stesso numero di mercoledì quando erano morte 680 persone.
Il totale dei decessi dall’ inizio ella pandemia arriva così a quota 67.220, mentre i casi totali a quasi due milioni Calano fortunatamente di 71 unità i ricoverati in terapia intensiva e cresce il numero dei guariti (+ 27.913). In calo anche il totale dei ricoverati con sintomi che si attesta a quota 26.427.