I NUOVI CASI REGISTRATI IERI SONO STATI16.377, CON UN RAPPORTO CON I POSITIVI PARI AL 12,5%. 672 LE VITTIME

Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: «I confronto va avanti. Per evitare la terza ondata bisogna che rigore e distanziamento sociale prevalgano su tutto »

Dpcm di Natale, assembramenti per gli acquisti dei regali, stazioni sciistiche aperte o chiuse, viaggi e messe. Il calo dei contagi in Italia ha scatenato la corsa delle regioni per poter cambiare colore e bypassare le restrizioni, fino ad arrivare alla proposta del ligure Giovanni Toti per l’istituzione di zone bianche, praticamente libere. Così è iniziata una contrattazione, che assume i contorni dello scontro politico, come nel caso dei governatori del nord, di centrodestra, che ieri si sono riuniti in videoconferenza per portare avanti le loro richieste al governo. Il tutto però non senza contraddizioni come dimostra ciò che è successo in diverse grandi città dove le persone hanno affollato i centri storici. Folle abbastanza impressionanti considerato il periodo e così il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, non ha potuto che commentare con preoccupazione ciò che si è visto: «Quello che è successo a Torino è qualcosa di inaccettabile. Questa mattina ( ieri ndr.) parteciperò al Comitato per l'Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi. So che le forze dell'ordine hanno fatto tanto ma evidentemente non basta. I piemontesi si stanno comportando in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera netta». In ogni caso senza i divieti di spostamento, anche interno, delle persone, e il coprifuoco declinato ora a seconda del colore delle zone, sarà difficile mantenere afflussi ordinati. Si aggiunga a ciò il fatto che la possibilità di aprire i negozi ha innescato una corsa alla possibile messa in funzione di altre attività come gli impianti sciistici sui quali il governo nicchia e molto probabilmente prima di giovedì non si conoscerà l’intenzione dell’esecutivo. Sarà il momento della stesura del Dpcm frutto di una serrata trattativa, una realtà confermata anche dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia: «Il confronto va avanti, domani mattina ci sarà una riunione Stato- regioni con Speranza e poi si va in Parlamento, ci sarà un confronto parlamentare e poi il presidente Conte tirerà le somme. Qui non si tratta di parlare solo del ricongiungimento tra familiari, bisogna invece insistere sul rafforzamento delle reti sanitarie e per evitare la terza ondata bisogna che il rigore e il distanziamento sociale prevalgano su altre cose».

Per evitare assembramenti papa Francesco ha deciso di annullare il tradizionale omaggio alla Madonna dell' 8 dicembre a piazza di Spagna. A non volere fare le spese degli scontri sono gli studenti, ieri i ragazzi anti Dad hanno tenuto una protesta a piazza Castello a Torino e le loro parole sono state inequivocabili: «Pensano allo shopping natalizio e non alla cultura». Ma in ogni caso tutto sarà subordinato ai dati giornalieri che per le 24 ore di ieri hanno dato respiro. I nuovi casi di coronavirus in Italia sono stati 16.377, mentre le vittime 672. Gli attualmente positivi diminuiscono di 7.300 mentre i guariti sono stati 23.004. I tamponi effettuati 130.524, con un rapporto con i positivi pari al 12,5% (+ 0,9% rispetto al giorno precedente). Scendono ancora, invece, le terapie intensive, con un calo di 9 unità..