Sono ventitre i componenti della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato che dovrà esaminare la richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dal Tribunale dei ministri di Catania nei confronti di Matteo Salvini. Presidente è il forzista Maurizio Gasparri.

Vicepresidenti sono il dem Giuseppe Cucca e la pentastellata Grazia D’Angelo. Sette i componenti del M5s, FI, Pd e Lega quattro ognuno, due del Gruppo misto e uno ciascuno per FdI e Svp. L’esame delle domande di autorizzazione a procedere nei confronti dei senatori è disciplinato dall’articolo 135 del Regolamento del Senato.  L’iter è molto semplice. Una volta pervenuta la domanda a Palazzo Madama, questa viene immediatamente trasmessa al presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità.

Per la validità delle riunioni della Giunta è necessaria la presenza di almeno un terzo dei suoi componenti.  Tutti gli atti ed i documenti pervenuti alla Giunta relativi alle domande di autorizzazione a procedere possono essere esaminati esclusivamente dai componenti della Giunta stessa e nella sede di questa. Non sono ammesse deroghe. E’ fatto esplicito divieto di fotocopiare gli atti o estrarne copia.  Il senatore, nei cui confronti è stata richiesta l'autorizzazione a procedere in giudizio, che non si sia presentato spontaneamente al magistrato per fare dichiarazioni ai sensi del codice di procedura penale, come nel caso appunto di Matteo Salvini, può fornire chiarimenti alla Giunta anche mediante memorie scritte.

La Giunta deve terminare i propri lavori per poi riferire al Senato nel termine di trenta giorni dalla data di assegnazione della domanda, salvo che non venga concesso, e per una sola volta, un nuovo termine che non può superare quello originario. Una volta presentata la relazione conclusiva, la parola spetterà all’Aula per la votazione finale.  E' ammessa in ogni caso la presentazione di relazioni di minoranza.

L'Aula delibera sulla proposta della Giunta o, in difetto, sulla domanda di autorizzazione, udita la relazione informativa del presidente della Giunta o di altro membro della Giunta dalla stessa espressamente delegato. Da un esame delle istanze valutate nella scorsa legislatura, la percentuale del loro accoglimento raggiunge circa il 70 percento.

Per esaminare la richiesta nei confronti di Matteo Salvini, il count down è iniziato ieri mattina alle 11. Un'ora e mezza è durata la prima riunione durante la quale il presidente Gasparri ha proposto di concedere sette giorni al ministro dell'Interno per essere audito o per presentare una memoria difensiva. Salvo imprevisti, la prima data utile per il voto in Giunta potrebbe essere il prossimo 23 febbraio. Il cui esito, in questo caso, è ad oggi quanto mai incerto.