Chi organizza raccolte fondi, chi fornisce consulenza legale gratuita ai cittadini e chi ancora appronta strumenti economici per gli avvocati in difficoltà. Ovunque nel mondo l’emergenza sanitaria ha penalizzato il lavoro dei professionisti e reso più complicato per i cittadini far fronte alle loro esigenze di giustizia. Se in Italia moltissimi ordini territoriali si sono attivati e il Consiglio Nazionale Forense ha deliberato lo stop al versamento del contributo e la donazione di 250mila euro alla protezione civile, anche all’estero i consigli degli ordini degli avvocati sono intervenuti in favore dei propri iscritti e della cittadinanza. In particolare, l’Ordine degli avvocati di Madrid (Icam), la città spagnola più colpita dal coronavirus, ha devoluto un milione di euro per aiutare gli avvocati colpiti dalla crisi: il denaro verrà gestito attraverso una fondazione, che si occuperà di distribuirlo come integrazione al reddito dei colleghi in difficoltà. Inoltre, ha anche messo le sue strutture al servizio degli avvocati che non hanno un luogo di lavoro e ha sospeso il pagamento delle tasse collegiali, per tutti gli iscritti che ne faranno esplicitamente domanda. Il Consiglio generale degli avvocati spagnoli (Cgae), ha chiesto al governo di sospendere le tasse sia per liberi professionisti che per gli avvocati d’impresa: «In questa situazione eccezionale devono essere prese misure straordinarie e urgenti per garantire il mantenimento delle società del settore legale, i lavoratori autonomo e la stabilità del lavoro», si legge nella lettera inviata al governo dalla presidente Victoria Ortega. In Francia, l’Ordine degli avvocati di Parigi ha firmato per tutti i suoi iscritti una assicurazione che consente agli avvocati di ricevere un’indennità giornaliera (di 76 euro al giorno) in caso di malattia, di ospedalizzazione o di incidenti. Per i colleghi in difficoltà finanziarie, invece, è stato arrivato un servizio sociale presso l’Ordine. Il Consiglio nazionale degli avvocati francesi, invece, ha lanciato l’operazione “Covid-19/Avvocati per la solidarietà”: da martedì 24 marzo a lunedì 6 aprile 2020, questa campagna offre a privati e professionisti (piccole aziende, artigiani e commercianti) la possibilità di parlare al telefono con un avvocato in modo gratuito per 30 minuti, per ricevere una consulenza sulle questioni direttamente collegate alla crisi sanitaria. “Telelavoro, disoccupazione parziale o tecnica, misure economiche, sostegno alle imprese, diritto di famiglia: tutti gli argomenti relativi a Covid-19 possono essere affrontati durante questa discussione”, si legge sul sito del Consiglio, che ha fatto sapere che contatterà direttamente tutti i suoi iscritti, per chiedere la disponibilità a partecipare a seconda della loro specializzazione. Un’iniziativa molto simile è stata intrapresa anche dalla American Bar Association, che ha promosso una task force di avvocati e giudici volontari, con l’obiettivo di identificare le esigenze legali derivanti dalla pandemia, formulare raccomandazioni e mobilitare avvocati volontari. «In tempi di crisi, gli avvocati aiutano. Con questa task force, inizieremo cercando dove è più grande il bisogno e dove possiamo fare la differenza per le persone in situazioni disastrose», ha spiegato la presidente Judy Perry Martinez, «Man mano che la pandemia si diffonde, migliaia di americani avranno bisogno di aiuto, non solo per problemi di salute, ma anche per questioni legali, tra cui posti di lavoro persi, sfratti, richieste di risarcimento, emergenze familiari e ottenimento di sussidi pubblici per sopravvivere». Il Bar council del Regno Unito ha sollecitato e ottenuto dal governo che anche gli avvocati possono accedere - al pari delle imprese - al Coronavirus Business Interruption Loan Scheme (Il decreto che permette l’interruzione dei prestiti alle imprese a causa del coronavirus) e al differimento dell'Iva per le imprese. Il Bar council ha inoltre differito al 31 maggio del pagamento della quota di iscrizione. Intanto, nel Regno Unito è ancora in corso un duro scontro sulla chiusura dei tribunali. La presidente del Bar, Amanda Pinto QC, ha affermato che «abbiamo cercato chiarezza da parte della magistratura senior su cosa accadrà con i tribunali» ma informazioni precise non sono ancora state comunicate. In Germania, infine, la Bundesrechtsanwaltskammer ha chiarito che gli avvocati tedeschi colpiti economicamente dal coronavirus possono richiedere uno sgravio fiscale al pari delle aziende e prodotto un elenco con tutte le indicazioni per accedere alle misure predisposte dal governo federale.