Dopo giorni di polemiche e scontri durissimi tra opposizioni e maggioranza, il Copasir ha finalmente trovato il suo presidente. Si tratta del leghista Raffaele Volpi che è stato eletto con sei voti.

L’elezioni arriva nel pieno della polemica sul russiagate che ha colpito anche i servizi segreti italiani e lo stesso presidente del Consiglio, accusato dall’opposizione di aver messo a disposizione dell’amministrazione americana i nostri 007.

In particolare Conte avrebbe dato l’ok a un incontro tra il capo del Dis Gennaro Vecchione e il ministro della Giustizia dell'amministrazione Trump, William Pelham Barr, per cercare di «chiarire quali fossero le informazioni degli Stati Uniti sull'operato dei nostri Servizi all'epoca dei governi precedenti».

E sulle voci di una possibile informativa spedita da palazzo Chigi al Quirinale, il Colle fa sapere che «non risulta alcuna informativa al Quirinale sul caso in argomento, anche perchè il Quirinale non riceve abitualmente notizia di singole operazioni di collaborazione in corso tra Paesi alleati».

Intanto palazzo Chigi fa sapere che ieri mattina si è tenuto un vertice tra i servizi segreti americani e quelli italiani nella sede del Dis a Roma.

Il summit con la Cia sarebbe avvenuto a metà mattinata e avrebbe affrontato «svariati temi operativi».

All’incontro con la Central Intelligence Agency hanno partecipato i massimi vertici dei nostri 007, ovvero il generale Luciano Carta per l’Aise, il prefetto Mario Parente per l’Aisi, e il direttore del Dis Gennaro Vecchione padrone di casa. Nel corso della riunione con il capo della Cia, programmata oltre due mesi e mezzo fa, «non si è toccato il tema del Russiagate ma altre questioni programmate da tempo», fanno sapere fonti bene informate, compresa la prossima visita negli Stati Uniti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.