«Bassa macelleria!», Laura Sgrò, avvocata della famiglia Orlandi, commenta senza peli sulla lingua lo “scoop” de La7 che getta odiosi sospetti su Mario Meneguzzi, zio di Emanuela, peraltro deceduto da tempo. Il telegiornale di Enrico Mentana cita infatti un carteggio del settembre 1983 (tre mesi dopo la scomparsa di Emanuela) tra l’allora segretario di Stato vaticano Agostino Casaroli e un sacerdote sudamericano confessore spirituale di Natalina Orlandi, sorella di Emanuela, in cui Meneguzzi viene addirittura accusato di molestie sessuali nei confronti di Natalina che all’epoca aveva 21 anni. Peccato che nessuno abbia tentato di contattare la diretta interessata per chiederle di confermare le accuse, magari per paure che smontasse l’imbarazzante servizio giornalistico come poi ha fatto in conferenza stampa il giorno successivo. Una gogna post-mortem, quella riservata a Meneguzzi che, oltre a riempire di dolore e di indignazione gli Orlandi, ottiene l’effetto di portare le indagini sulla sparizione di Emanuela ancora una volta lontane dalle mura del Vaticano.

Avvocata Sgrò, come ha fatto La7 a conoscere il contenuto della lettera?

Non ne ho davvero la minima idea, dovrebbe chiederlo innanzitutto a Mentana. Quello che le posso dire con certezza è che una lettera inviata al segretario di stato appartieneper definizione alla segreteria di Stato. Dal servizio andato in onda si evince che sia stata trasmessa anche alla procura di Roma. Per cui o è stato qualcuno da una parte, o è stato qualcuno dall’altra, tertium non datur. Natalina Orlandi ne era a conoscenza dal 2017 ma nessuno di noi è stato informato della transito della missiva alla redazione de La7 e alla procura romana.

Si trattava oltretutto di una confessione spirituale, in teoria protetta dal segreto.

Guardi, la confessione spirituale è vincolata dal segreto come la confessione religiosa ufficiale. Lo dice esplicitamente anche Papa Francesco per il quale anche l’atto della direzione spirituale domanda una segretezza analoga a quella del sacramento della confessione.

Di fronte a questa violenza mediatica reazione degli Orlandi è stata pronta.

Sono state ventilate delle accuse gravissime su un uomo che è morto e che non si può difendere, è stata messa in discussione l’indagine condotta da un bravo magistrato che oggi non c’è più come Domenico Sica, è stata sbattuta in piazza la vita privata di una persona come Natalina Orlandi, per una vicenda delicatissima, senza concederle il minimo diritto di replica. Si è fatta macelleria della vita privata delle persone.

Perché Natalina non è stata contattata?

Il nostro numero lo hanno tutti, per la redazione de La7, che ci ha già chiamato decine di volte, sarebbe stato facilissimo informarci, per una questione di etica e di buon gusto. L’operazione è stata talmente brutale che abbiamo dovuto indire subito una conferenza stampa per smentire quelle illazioni, un comunicato non sarebbe bastato. Le assicuro che l’indignazione della famiglia è stata immensa, Pietro Orlandi era furioso e lo era naturalmente anche Natalina anche se il suo primo pensiero non era rivolto a tutelare se stessa ma a proteggere la zia e i cugini che nulla sapevano di quegli atti inopportuni, anche se nei confronti Natalina non ci sono mai state molestie sessuali come dicono i media ma solo attenzioni e regali e tutto è durato molto poco.

E il Vaticano in tutto questo che ruolo ha svolto?

Stiamo parlando di una lettera del Segretario di Stato, è dal 2017 che faccio istanze per avere copia della documentazione ma non ho ancora ricevuto nulla. Non stiamo parlando di carte impolverate e oscure, spuntate fuori all’improvviso ma di documenti che da sei anni sono nella piena disponibilità di chi esercita il governo in Vaticano

Come mai si è attivato questo tritacarne mediatico?

Bisognerebbe chiederlo a quelle “manine” che hanno deciso di far trapelare la lettera dopo tutti questi anni, passata dalle mani vaticane a quelle di Mentana. Non ho risposte certe però mi pongo una domanda: per quali motivi nel 1983 nessuno ha portato la lettera sul tavolo del dottor Sica?