Un malato ogni 8,5 tamponi fatti: è il dato più basso dell'ultimo mese. Continua, dunque, il trend positivo: su 39809 tamponi fatti nelle ultime 24 ore, circa 5mila in più rispetto a ieri, l'aumento dei malati si assesta attorno all'11%, la percentuale più bassa degli ultimi trenta giorni. Ad oggi il numero di persone attualmente positive è di 83.049 (115.242 quelli totali), con un incremento di contagi pari 2.477 rispetto a ieri, ovvero circa 500 in meno. Di questi, 4.053 sono in terapia intensiva, 28.540 sono ricoverati con sintomi e 50.456, il 61% del totale, si trovano in isolamento domiciliare. Un numero che è cresciuto percentualmente, riducendo il numero di ospedalizzati. Il totale dei guariti è complessivamente 18.278, con un incremento di 1.431 guarigioni. Sono, purtroppo, 760 i nuovi decessi, più di ieri, quando erano scesi di 110 unità rispetto al giorno precedente, ovvero 727.   [caption id="attachment_254663" align="aligncenter" width="784"] Situazione in Italia al 2 aprile[/caption]   «Da qualche giorno, almeno dal 27 marzo, stiamo assistendo ad una riduzione di quelli che sono gli incrementi dei ricoverati, di chi è in terapia intensiva, oggi il numero è veramente contenuto, con un incremento rispetto a ieri di 18 persone - ha sottolineato Borrelli -. Stiamo assistendo a tutta una serie di valori che ci stanno stabilizzando. Non so dire quando inizierà la decrescita, ma posso dire che dobbiamo mantenere alte le attenzioni, le misure, i comportamenti da tenere, perché basta un nulla per creare occasioni per cui si innescano meccanismi repentini di riavvio del contagio».     https://www.youtube.com/watch?v=SrT7cIJGZFM   Le donazioni hanno superato i 101milioni, «una cifra importante - ha commentato Borrelli - grazie alla generosità di donatori grandi e piccoli». Di questa somma sono stati spesi oltre 9milioni per l'acquisto di ventilatori e dispositivi di protezione individuale.   [caption id="attachment_254669" align="alignnone" width="620"]
Andamento nazionale[/caption]   Partiti nella mattina di oggi per Milano, Torino e Ancona, 76 nuovi medici che opereranno nelle strutture sanitarie di Lombardia, Emilia-Romagna, Trento, Piemonte, Valle d’Aosta e Marche, cui sono stati destinati incrociando le loro specifiche professionalità con le esigenze rappresentate dai diversi territori. Si tratta del secondo gruppo di personale che inizia a lavorare nell’ambito della task-force, che va ad aggiungersi al primo nucleo di 21 professionisti già in servizio dalla sera del 26 marzo negli ospedali di Bergamo Brescia e Piacenza.