Una decina di minorenni contusi, un paio di diciannovenni con traumi agli arti e una 25enne con una ferita alla testa. Questo il bilancio di una mattinata di violenze a Pisa: un gruppo di studenti, tra scuole medie, superiori e universitari, percorre le strade della città per una manifestazione non autorizzata pro Palestina.

Alle 9.30 a sbarrare loro la strada trovano camionetta della polizia e agenti in tenuta antisommossa e quando provano ad oltrepassare il blocco parte la carica coi manganelli. «Una camionetta della polizia - racconta il gruppo Cambiare Rotta di Pisa, tra gli organizzatori del corteo - bloccava l’ingresso a piazza dei Cavalieri, altri agenti della celere hanno chiuso il corteo anche dal lato di Piazza Dante, non lasciando nessuna via di uscita agli studenti e alle studentesse in manifestazione pacifica, arrivando a caricarli e manganellati».

Le immagini degli scontri fanno velocemente il giro dei social e suscitano le reazioni della politica. Il presidente del M5S Giuseppe Conte parla di «manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese». Sulla stessa linea la segretaria del Pd Elly Schlein che annuncia un’interrogazione in Parlamento: «Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa - dice - sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca. C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente».

Radicalmente opposto il pensiero di Edoardo Ziello, parlamentare pisano della Lega, che affida ai social il proprio punto di vista. «Degli studenti organizzano un corteo a favore della Palestina non autorizzato nel centro storico di Pisa (come ha precisato il questore), provano a sfondare il posto di blocco delle forze di Polizia, urlando ed offendendo. Gli agenti, giustamente, caricano i manifestanti per disperderli e la colpa di chi sarebbe? Della polizia secondo la Sinistra. Un vero e proprio delirio contro il quale occorre opporsi con forza. Io sono e sarò sempre - conclude Ziello - dalla parte delle forze dell’ordine»

. Parole che suscitano la reazione, tra gli altri, di Arci, che chiede le dimissioni del leghista. Il sindaco della città, Michele Conti, si dice «profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato stamani a Questore e Prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto. Mai in alcun modo - prosegue il primo cittadino - si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea». Per il Governo intervengono sulla vicenda la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini che al congresso di Forza Italia a Roma ha affermato: «credo che gli studenti possano manifestare liberamente fino a che non rendono impossibile mantenere l’ordine. Io sono stata sempre la prima sostenitrice delle manifestazioni anche di contestazione, bisogna però vedere quale è l’intensità della manifestazione, della contestazione». E il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, a margine del Forum in Masseria a Saturnia: «non ho piena contezza della situazione. Io ho sempre molto rispetto per il lavoro delle forze dell’ordine e certamente noi, anche per la nostra tradizione, siamo quelli che più di tutti abbiamo tutelato il diritto di manifestare da parte di chiunque in questo Paese, che non deve mai essere messo in discussione». In serata presidio sotto la prefettura di Pisa organizzato da diverse associazioni studentesche, civili e sindacali e da partiti tra cui Pd, +Europa, Sinis tra Italiana e Sel.