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40 gradi a Roma tPiazza Navona — Roma — Italia — Venerdì 27 Giugno 2025 - Cronaca - (foto di Cecilia Fabiano/ LaPresse) 40 degrees in Rome Piazza Navona — Rome—Italy — Friday , June 27, 2025 - News - (photo by Cecilia Fabiano/LaPresse)
L’Europa boccheggia. La prima grande ondata di calore dell’estate 2025 ha già fatto schizzare i termometri a 42 °C e costretto metà continente a correre ai ripari. Spagna, Portogallo, Francia, Grecia e Italia hanno attivato piani d’emergenza per salute pubblica, incendi boschivi e infrastrutture critiche.
Aemet, il servizio meteorologico statale della Spagna, parla di “temperature molto elevate e persistenti, di giorno e di notte”. Nelle prossime ore l’Andalusia potrebbe toccare i 43 °C, mentre a Madrid il ministero della Salute raccomanda di evitare l’esposizione al sole, restare idratati e assistere anziani, donne in gravidanza e cronici.
Due terzi del Portogallo sono già in allerta rossa. Lisbona si prepara a sfiorare i 42 °C; la protezione civile moltiplica i presìdi antincendio e chiede alla popolazione di limitare gli spostamenti nelle ore più calde.
Météo‑France ha dichiarato l’allerta arancione per 73 dipartimenti della Francia. A Marsiglia le piscine comunali sono gratuite per offrire un rifugio alla popolazione. A Parigi si prevedono 32 °C, ma nelle regioni mediterranee si supereranno i 40 °C fino a metà settimana.
Atene lotta contro l’afa e contro un vasto incendio divampato a sud della capitale della Grecia. Le autorità hanno evacuato abitazioni, chiuso tratti della litoranea verso Capo Sunio e monitorano il vento che potrebbe spingere il fuoco verso aree turistiche.
In Italia sono 21 le città da bollino rosso. Roma, Firenze, Perugia e Cagliari toccano i 40 °C. In Sicilia è scattato il divieto di lavoro all’aperto nelle ore centrali, provvedimento già esteso alla Liguria e richiesto dai sindacati in tutto il Paese. A Venezia - dove si sono appena concluse le nozze extralusso di Jeff Bezos – visitatori e residenti cercano refrigerio all’ombra dei portici.
Il programma europeo Copernicus ricorda che marzo 2025 è stato il più caldo mai registrato sul continente, con +2,41 °C sopra la media 1991‑2020. Un’anomalia che prepara il terreno a estati sempre più estreme.
Il 2024 è già passato alla storia come l’anno più bollente di sempre, con catastrofi climatiche costate oltre 300 miliardi di dollari. Gli scienziati avvertono che uragani, siccità, alluvioni e ondate di calore saranno più frequenti e violente man mano che il pianeta si riscalda.
Le autorità sanitarie insistono su tre regole: restare in ambienti freschi, bere spesso anche senza sete, sorvegliare le persone fragili. Chi lavora all’aperto deve modulare turni e pause; chi può, sposti attività fisica e viaggi alle ore più miti. Gli esperti ricordano che persino le notti tropicali – quando la colonnina non scende sotto i 25 °C – accrescono il rischio di colpi di calore letali.
L’Europa si scalda il doppio della media globale. Se l’aumento dovesse superare i 3 °C rispetto all’era pre‑industriale, le metropoli meridionali potrebbero diventare invivibili per diverse settimane l’anno. “Serve un’accelerazione decisa su riduzione delle emissioni, piani di adattamento urbano e sistemi sanitari pronti a picchi improvvisi di emergenze”, avverte Copernicus.
Si tratta di un campanello d’allarme più forte dei precedenti. Temperature estreme, incendi, pressione sul sistema sanitario e sull’economia indicano che il riscaldamento globale non è uno scenario futuro, ma una crisi presente.