La notte scorsa, il centro di Bucarest è stato travolto da una violenta ondata di proteste dopo che l’Ufficio elettorale centrale ha ufficialmente respinto la candidatura di Calin Georgescu alle prossime elezioni presidenziali.

Le tensioni sono esplose intorno alle 23 ora locale (le 22 in Italia), subito dopo la pubblicazione delle motivazioni della decisione. Migliaia di sostenitori di Georgescu, radunatisi già dal pomeriggio davanti alla sede dell’ente, hanno reagito con rabbia: arredi urbani distrutti, alberi ornamentali dati alle fiamme e lanci di oggetti contro le forze dell’ordine.

I manifestanti hanno tentato di irrompere nell’edificio, scagliando pietre, pezzi di pavimentazione, bottiglie e sedie contro la polizia. Per riportare l’ordine, la gendarmeria romena ha risposto con gas lacrimogeni e cariche di dispersione.

Perché Georgescu è stato escluso?

La decisione dell’Ufficio elettorale centrale si basa su una sentenza della Corte costituzionale, che a dicembre 2024 aveva annullato la vittoria di Georgescu al primo turno delle elezioni presidenziali di novembre.

I giudici avevano sollevato sospetti di finanziamenti illeciti e possibile ingerenza russa nella campagna elettorale del leader ultranazionalista.

Georgescu, noto per le sue posizioni euroscettiche e anti-NATO, ha duramente attaccato la decisione, definendola «un atto antidemocratico».

Elon Musk difende Georgescu, mentre Bucarest resta sotto tensione

L’esclusione del candidato ha provocato reazioni internazionali, tra cui quella del miliardario Elon Musk, che ha espresso sostegno a Georgescu.

Nel frattempo, le autorità romene hanno avviato un’inchiesta sugli scontri e sui responsabili della guerriglia urbana.