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La Camera dei deputati del Brasile ha aperto la strada all'impeachment della presidente Dilma Rousseff, che adesso rischia il mandato. Nelle strade, migliaia di brasiliani hanno festeggiato al grido di "Fora Dilma", con fuochi d'artificio e cacerolazos, i rumorose "concerti" eseguiti percuotendo le "cacerolas", le pentole).Il Parlamento ha approvato con 367 voti (25 in più dei 342 necessari, i due terzi) contro 137 la sconfitta del governo (7 astensioni e due deputati erano assenti), dando il 'via libera' al processo di destituzione della presidente, il cui futuro e' ora in mano al Senato. Il Paese ha seguito con il fato sospeso tutte le fasi finali: schermi giganti erano piazzati nelle principali citta' del Paese, quando il deputato Bruno Araújo ha annunciato il voto che sanciva il risultato finale. L'apertura del processo politico della presidente del Partito dei Lavoratori deve essere ratificato ora dal Senato. In questo caso, assumerebbe il potere il vicepresidente Michel Temer inizialmente per un periodo massimo di sei mesi, ma completerebbe il mandato fino al 2018 se i senatori decidessero alla fine colpevole la Rousseff, accusata di aver manipolato i conti pubblici. La presidente fa sapere di essere ha accolto con "triste e indignata" e parla di processo politico.