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«Non si vende la pelle dell’orso prima di averlo preso». Così l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, rispondendo a una domanda sul fatto che a Mosca stiano festeggiando per la crisi del Governo Draghi. «Putin conta sulla stanchezza democratica. Pensa che le democrazie siano deboli e che le notizie non siano più interessanti. Le società europee non si possono permettere questa specie di stanchezza. Società e leader devono continuare a difendere le decisioni prese», ha spiegato Borrell al termine del Consiglio Affari esteri. «Hanno deciso di comminare queste misure restrittive sull’economia europea. Queste decisione vanno rispettate e le rispetteranno. Sapendo che non sono soluzioni miracolose e che dovranno farlo», ha aggiunto. Le sanzioni imposte alla Russia da parte dell’Europa stanno funzionando, ma «non possono fermare la guerra in una notte», ha sottolineato l’Alto rappresentante. «Continueremo a lavorare sulle sanzioni per inserire ulteriori misure e colmare le attuali lacune. Vogliamo evitare l’aggiramento delle sanzioni e provare a completare la loro intera architettura», ha dichiarato. «Le misure che abbiamo preso stanno funzionando. L’economia russa è severamente affetta dalle sanzioni. Non potranno fermare la guerra in una notte, ma le loro conseguenze creeranno molti problemi economici alla Russia», ha concluso.