PHOTO
LaPresse
Al grido di "Blocchiamo tutto" sono decine di migliaia le persone che oggi sono scese nelle piazze di tutta Italia per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla. Da Milano a Roma, passando per Bologna, Venezia, Torino, Sardegna e Napoli: la protesta, indetta dai sindacati Usb, Cub, Adl e Sgb, ha coinvolto ferrovie, trasporto pubblico locale, porti, taxi, scuole e università, ad eccezione del trasporto aereo.
La mobilitazione è stata proclamata in risposta "al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell'esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumud Flotilla, che vede a bordo anche lavoratori e sindacalisti italiani impegnati a portare derrate alimentari e beni di prima necessità alla popolazione palestinese", ha dichiarato l'Usb. Nel settore ferroviario, il personale del gruppo Fs, Italo e Trenord ha aderito all'agitazione dalla mezzanotte fino alle ore 23. Tuttavia, Rete ferroviaria italiana (Rfi) aveva precisato che ci sarebbero potute essere "modifiche al servizio anche prima e dopo la sua conclusione".
Tra bandiere della Palestina e cori per il cessate il fuoco a Gaza, in migliaia hanno sfilato per le vie di Milano. E' nel capoluogo lombardo, tuttavia, che si sono verificati gli scontri più violenti con la polizia: sono rimasti feriti o contusi una sessantina di esponenti delle forze dell'ordine, dei quali 23 già portati in ospedale e certificati. Il bilancio registra oltre una decina di manifestanti fermati e alcune centinaia sono al momento ferme in via Vittor Pisani di fronte alla polizia in tenuta antisommossa. I primi momenti di tensione si sono verificati con l'arrivo dei manifestanti in stazione Centrale, dove il cordone ha cercato di forzare gli agenti antisommossa all'ingresso della metropolitana. A quel punto, le forze dell'ordine hanno cercato di disperdere i manifestanti utilizzando lacrimogeni.
"Le violenze e le distruzioni nulla hanno a che vedere con la solidarietà e non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza", ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, definendo "indegne" le immagini provenienti da Milano. "Le conseguenze concrete ci saranno per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti", ha continuato la premier.
A Roma i manifestanti hanno prima bloccato la Tangenziale est e poi la facoltà di Lettere e filosofia all'università La Sapienza. Fuori da una finestra della facoltà è stato appeso uno striscione con scritto "Lettere occupata per la Palestina", con accanto una bandiera palestinese e una del collettivo "Cambiare rotta". Tensioni e scontri anche a Bologna, dove a manifestare sono state circa 50 mila persone. Giunti in tangenziale-autostrada, i manifestanti sono stati respinti dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa tramite il lancio di lacrimogeni e getti di idranti. Anche a Venezia le forze dell'ordine hanno respinto e allontanato i manifestanti che avevano bloccato il porto commerciale di Marghera. Al tentativo di entrare nell'infrastruttura, la polizia ha risposto lanciando idranti.