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Sarebbe a un passo l’accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di circa settanta ostaggi, donne e bambini, tenuti prigionieri a Gaza dal movimento islamista palestinese. Lo ha rivelato una fonte israeliana al Washington Post e lo ha confermato in serata il presidente Usa Joe Biden. L’intesa potrebbe essere annunciata nelle prossime ore. «Lo schema generale dell’accordo è stato concordato», ha detto la fonte al quotidiano americano, secondo cui gli ostaggi sarebbero rilasciati a gruppi, in cambio di donne e giovani palestinesi detenuti in Israele. Secondo il Washington Post, Israele starebbe cercando di ottenere il rilascio di 100 fra donne e bambini, mentre Hamas sarebbe disposto a liberarne 70. Fonti arabe sostengono che sarebbero almeno 120 le donne e i minori palestinesi nelle prigioni israeliane che potrebbero essere rilasciati nello scambio. Israele, inoltre, accetterebbe un cessate il fuoco temporaneo fino a cinque giorni, per permettere il passaggio sicuro degli ostaggi e l’arrivo di aiuti per i civili di Gaza.
Intanto il principale ospedale a nord della Striscia al-Shifa, resta al centro del conflitto fra Israele e Hamas: circondato dai carri armati, nell'impossibilità di gestire un numero crescente di cadaveri, il direttore ha deciso di far scavare una fossa comune dove seppellire 179 corpi. La mancanza di carburante per alimentare i macchinari della terapia intensiva e la refrigerazione degli obitori è all'origine di una crisi sanitaria gravissima. I 600 pazienti ancora ricoverati nella struttura sono in pericolo, ha segnalato il responsabile Mohammad Abu Salmiyah, secondo il quale fra i corpi sepolti ci sono anche quelli di sette bambini e 29 pazienti che si trovavano in terapia intensiva: gli ultimi due sono morti oggi stesso.
I militari israeliani hanno scoperto l'esistenza di un tunnel di Hamas sotto una moschea della Striscia di Gaza, ha fatto sapere l'IDF in un aggiornamento postato su Telegram, allegando un video che mostra il tunnel.
L'esercito israeliano ha preso il controllo delle istituzioni governative 'utilizzate per scopi militari' nei quartieri di Ijlin e Rimal a Gaza City. Lo dice un portavoce dell'IDF. I militari hanno preso il controllo del Parlamento, del campus governativo, del quartier generale della polizia di Hamas e di una facoltà di ingegneria che fungeva da istituto per la produzione e lo sviluppo di armi. All'interno sono state trovate armi e materiale per l'addestramento e lo studio di Hamas, sostiene il portavoce dell'esercito dello Stato ebraico.
I militari "hanno fatto irruzione nella Casa del Governatore, che viene utilizzata come struttura terroristica, che ospita gli uffici militari e di intelligence di Hamas, gli uffici di polizia, il quartier generale del gruppo e altri avamposti, compresi alcuni utilizzati dagli agenti di Hamas per l'addestramento prima del 7 ottobre", aggiunge il portavoce dell'Idf secondo quanto riporta la stampa israeliana.
Nonostante l’avanzatadelle forze militari di Tel Aviv i miliziani di Hamas si dicono pronti a resistere fino all’ultimo uomo. «Diciamo all’occupazione che la battaglia di Gaza è ancora all’inizio e ciò che sta per arrivare è più grande» ha dichiarato in una conferenza stampa il rappresentante in Libano Osama Hamdan. «Stiamo combattendo la battaglia per porre fine all’occupazione, proteggere la moschea Al-Aqsa e fondare uno Stato palestinese con Gerusalemme capitale», conclude Hamdan.