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Rapinata e molestata sotto la minaccia di un coltello, in pieno giorno, sotto casa. Vittima dell’aggressione è un’avvocata di 31 anni di Bari. La donna è stata aggredita nella mattinata di giovedì nell’androne del palazzo nel quartiere Picone, dove vive con il marito. Tutto si è svolto nel giro di pochi attimi: un uomo vestito di nero e con indosso delle scarpe rosse, approfittando del portone lasciato aperto da qualcuno, si è introdotto nello stabile, attendendo poi l’arrivo della donna appostato nel vano scale. Quando l’avvocatessa è arrivata all’ingresso si è vista bloccare il passaggio dal suo aggressore, che armato di coltello l’ha immobilizzata minacciandola e pretendendo di farsi consegnare il denaro che aveva con sé. La donna, impaurita, ha così consegnato il proprio portafogli, contenente soltanto una banconota da 20 euro, tutto ciò che aveva in tasca. Ma all’uomo, purtroppo, non è bastato: approfittando ancora del coltello che teneva in mano, avrebbe preteso atti sessuali, costringendo la donna a toccargli i genitali. La vittima ha tentato invano di opporsi alla richiesta ma tutto è stato inutile.
Soltanto alcuni rumori improvvisi, prodotti da un altro inquilino del palazzo che stava uscendo di casa in quel momento, le hanno risparmiato ulteriori violenze. L’aggressore, temendo di poter essere bloccato, ha quindi mollato la presa dileguandosi in pochi secondi. La donna, sotto choc, ha così chiamato il marito, chiedendo aiuto. L’aggressione è stata denunciata al pronto soccorso del Policlinico di Bari, dove l’avvocatessa è arrivata accompagnata dal compagno nella tarda mattinata di giovedì. Lì i sanitari l’hanno sottoposta a visite mediche. La donna è stata poi ascoltata dagli uomini del posto fisso di polizia del pronto soccorso del Policlinico, ai quali ha raccontato l’aggressione e ha fornito una descrizione sommaria dell’uomo. Secondo quanto riferito dalla vittima, ancora scossa per quanto accaduto, l’uomo aveva un accento italiano ma non è stata in grado di vederlo bene in viso, a causa di un grosso paio di occhiali da sole che coprivano parzialmente il suo volto. Da lì è partita la caccia all’aggressore, ormai in fuga da diverse ore al momento della formalizzazione della denuncia e quindi difficilmente rintracciabile nei pressi del luogo dell’aggressione. Le ricerche procedono però incessantemente. Attualmente la polizia sta indagando per rapina: l’avvocatessa non ha infatti sporto denuncia anche per violenza sessuale.