L’avvocato Dmitry Zakhvatov è ricercato in Russia. Il legale, difensore di diversi oppositori politici (compresa la giornalista Marina Ovsyannikova) e attivista della fondazione Action4. life, è stato condannato in un processo imbastito pretestuosamente. «Anche se sono stato costretto a lasciare il mio Paese – dice al Dubbio Dmitry Zakhvatov - continuerò a battermi per chi difende i diritti umani e a sostenere il lavoro dei miei colleghi che sono rimasti in Russia».

Avvocato Zakhvatov, cosa è successo? Come mai l’autorità giudiziaria ha avviato un procedimento nei suoi confronti?

Il 22 aprile 2025 la Direzione investigativa principale del Comitato investigativo della Russia ha aperto un procedimento penale nei miei confronti con due capi d’accusa: “finanziamento del terrorismo” e “istigazione pubblica a commettere atti contro la sicurezza della Russia”. Il 21 luglio 2025 il tribunale ha imposto una misura preventiva sotto forma di detenzione in contumacia. Sono stato inoltre inserito in una lista di ricercati a livello nazionale e internazionale. Entrambe le accuse sono legate al fatto che, oltre al mio impegno per i diritti umani, sono anche co- fondatore della fondazione Action4. life, impegnata nella raccolta fondi per l’acquisto di aiuti umanitari in favore di alcune unità delle forze armate ucraine e per la popolazione civile colpita dalla guerra, con una attenzione particolare per i bambini. Secondo la legge russa, avrei dovuto subire pure altre accuse, quali la cooperazione con “organizzazioni indesiderate”, lo “screditamento e/ o diffusione di falsi” nei confronti delle forze armate russe, l’apologia del terrorismo e diversi altri reati previsti dal Codice penale russo. È interessante notare che una delle accuse nei miei confronti è stata deliberatamente formulata per consentire un processo in contumacia. Ecco perché adesso sono un pericoloso criminale agli occhi delle autorità russe. Il tribunale ha autorizzato la perquisizione della casa dei miei genitori, che sono stati sottoposti a lunghi interrogatori da parte dell’autorità giudiziaria. Naturalmente, queste misure vengono adottate per intimidire me e le persone che mi sono vicine. Ma hanno fatto male i calcoli.

La situazione degli avvocati in Russia è sempre più difficile?

Gli avvocati russi che difendono i dissidenti in modo particolare corrono pericoli maggiori. Nel maggio 2025, una nota attivista per i diritti umani e avvocata, Maria Bontsler ( si veda Il Dubbio dell' 11 luglio), è stata arrestata a Kaliningrad. È accusata di “cooperazione confidenziale con uno Stato straniero'. Maria si trova attualmente in un centro di detenzione preventiva, nonostante la sua età e le sue condizioni di salute precarie. All’inizio di settembre, l’avvocato Vadim Sorokin è stato arrestato nella stessa regione con l’accusa di ' finanziamento dell'estremismo' a causa di alcune donazioni in favore di Ong. Non può allontanarsi dalla regione in cui vive. Naturalmente, tutti i casi contro gli avvocati che si battono per i diritti umani sono autorizzati dai massimi livelli dell’autorità giudiziaria. L'obiettivo è tenere sotto lo schiaffo chi si impegna per la difesa dei diritti umani, diffondere la paura, attuare una repressione caotica e mirata al tempo stesso.

Il diritto alla difesa degli oppositori e dei dissidenti è dunque sempre più compromesso?

Direi che è sistematicamente violato dalle autorità russe. In questo incredibile contesto sono perseguiti penalmente anche gli avvocati. Dal carcere, sotto inchiesta o sotto costante pressione e intimidazione, è impossibile o molto difficile difendere i propri clienti. Ciononostante, i miei eroici colleghi continuano a lavorare in Russia. Nonostante sia impossibile ottenere giustizia nei tribunali russi anche in casi non politici, è comunque necessario cogliere ogni opportunità per alleviare la difficile situazione dei nostri clienti perseguitati per le loro idee.

In Russia stiamo assistendo ad una costante identificazione tra avvocato e cliente, soprattutto se il cliente è un oppositore o un dissidente politico. È un’aberrazione giuridica?

In generale, le autorità politiche o giudiziarie ritengono che chiunque dichiari apertamente la propria opposizione nei loro confronti debba essere considerato un nemico da perseguire. Le autorità russe non tollerano alcuna critica pubblica. Putin sa che la maggior parte della popolazione economicamente attiva non sostiene le sue politiche. A ciò si aggiungono l’impopolarità della guerra e la stagnazione di un’economia sfiancata dalle spese militari. Tutto ciò costringe Putin a reprimere sempre di più i dissidenti. Il potere di Putin si basa esclusivamente sulla paura. È sempre stato così, ma con il passare dei mesi diventa sempre più evidente. In più stiamo assistendo ad un peggioramento della situazione.

A cosa si riferisce?

Da diversi anni gli avvocati russi che si occupano di diritti umani lavorano in modo semi- clandestino e cercano di astenersi il più possibile dal rilasciare dichiarazioni pubbliche sui casi che seguono. Sanno che prendere delle posizioni in pubblico può causare loro seri problemi. Inoltre, il numero di prigionieri politici è in costante crescita. Entro la fine dell’anno saranno più di seimila.