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L'ex presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump
Un nuovo attentato a Donald Trump ha fatto il giro del mondo, suscitando forti reazioni tra i leader politici internazionali. Ryan Wesley Routh, 58 anni, ha attentato alla vita dell'ex presidente americano mentre giocava a golf a Palm Beach. Le fonti mediatiche statunitensi hanno identificato Routh come un sostenitore della causa ucraina. Secondo la CNN, Routh ha pubblicato vari commenti sulla guerra in Ucraina e avrebbe tentato di reclutare soldati per Kiev.
Di fronte a questa nuova minaccia, Trump ha rassicurato i suoi sostenitori con un messaggio deciso: «La mia determinazione è sempre più forte dopo questo attentato. Il 5 novembre renderemo l'America ancora grande». Queste parole evidenziano la volontà del candidato repubblicano di non lasciarsi intimidire da simili azioni.
In un ulteriore post su Truth, Trump ha anche ringraziato le forze dell'ordine per l'intervento rapido e decisivo: «Ringrazio tutti per il sostegno e, soprattutto, i servizi segreti e lo sceriffo Ric Bradshaw. Il loro lavoro è stato eccezionale e sono orgoglioso di essere americano». Le dichiarazioni di Trump sottolineano il forte senso di appartenenza e gratitudine nei confronti di coloro che lo proteggono.
Reazione di Biden
Il presidente in carica, Joe Biden, ha espresso immediatamente solidarietà, affermando che negli Stati Uniti non c'è spazio per la violenza politica. Ha inoltre ordinato che le agenzie federali, inclusi i servizi segreti, utilizzino "tutte le risorse" necessarie per garantire la sicurezza di Trump. Questa presa di posizione dimostra l'importanza della sicurezza nazionale, indipendentemente dalle differenze politiche.
Anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato l'incidente, esprimendo preoccupazione per la continua minaccia alla vita dell'ex presidente: «Sono scioccato dal nuovo attentato contro Trump. Non possiamo affidarci solo alla fortuna». Netanyahu ha ribadito l'importanza di rafforzare le misure di sicurezza attorno ai principali leader mondiali, soprattutto in tempi di crescente tensione politica.