I militari italiani che fanno parte della Forza di interposizione delle Nazioni Unite nel sud del Libano (Unifil) stanno "tutti bene" e non sono stati coinvolti nell'attacco di oggi alla base di Naqoura, al confine con Israele. Lo ha detto il portavoce dell'Unifil, Andrea Tenenti, ad "Agenzia Nova". Oggi, alle 15:00 circa ora locale (14:00 ora italiana), una granata è atterrata all'interno del quartier generale dell'Unifil a Naqoura.

«Fortunatamente non è esplosa e nessuno è rimasto ferito, ma la nostra base è stata danneggiata. La granata è stata rimossa e stiamo lavorando per accertare l'origine dell'attacco», si legge in un comunicato della Forza di interposizione Onu. «Non è la prima volta che una granata colpisce il nostro quartier generale, e anche diverse altre nostre postazioni hanno subito danni nelle ultime tre settimane. Questo ci ricorda la fragilità, la tensione e l'estrema instabilità dell'ambiente in cui le forze di pace si trovano ad operare in questo momento», prosegue la nota.

«Esortiamo tutte le parti a cessare immediatamente il fuoco. Chiediamo inoltre a tutti coloro che sono coinvolti nel conflitto in corso di interrompere qualsiasi atto che metta a rischio la sicurezza e l'incolumità dei civili o del personale delle Nazioni Unite, soprattutto perché si tratta di violazioni del diritto internazionale», si legge nel comunicato. Nonostante questo e i precedenti attacchi, le forze di pace dell'Unifil rimangono nelle loro posizioni e lavorano attivamente con le parti su entrambi i lati della Linea Blu (linea di demarcazione al confine tra Israele e Libano) per stemperare la tensione ed evitare gravi malintesi, conclude la nota.