Secondo quanto si apprende, si andrebbe verso la decisione, anche in Italia, di escludere dalle vaccinazioni con Astrazeneca gli under 60. L’argomento, dopo la conferenza stampa dell’Ema è stato al centro di un nuovo confronto tra governo e Cts.  Intanto, è iniziato l'incontro governo-regioni-Anci-Upi su AstraZeneca. Il ministro degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini apre la riunione. A seguire, parlerà il presidente del Consiglio superiore Sanità, Franco Locatelli. Il verdetto dell'Ema L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha stabilito «un possibile legame» tra il vaccino di AstraZeneca e le rare trombosi venosi cerebrali. Ma l'Agenzia non ha ritenuto di proporre restrizioni nell'uso del vaccino. Il comitato per la sicurezza dell’ Ema, Prac, ha concluso infatti «che i coaguli di sangue insoliti con piastrine basse dovranno essere elencati come effetti collaterali molto rari di Vaxzevria (nome attuale del vaccino di AstraZeneca)», si legge nella nota. «Voglio iniziare affermando che il nostro Comitato per la sicurezza, il Comitato per la farmacovigilanza e la valutazione del rischio dell’Agenzia europea per i medicinali, ha confermato che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19 nel complesso superano i rischi degli effetti collaterali», ha subito chiarito Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), nel corso della conferenza stampa sul vaccino AstraZeneca. «I casi segnalati di insolite coagulazioni del sangue a seguito della vaccinazione con il vaccino AstraZeneca devono essere elencati come possibili effetti collaterali del vaccino», ha spiegato. «Sulla base delle attuali evidenze disponibili non è stato possibile confermare specifici fattori di rischio, come l’età, il sesso o la precedente storia medica di disturbi della coagulazione, poiché gli eventi rari si osservano in tutte le età e in uomini e donne», ha aggiunto la direttrice.  «Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati», ha spiegato l’ Ema. «Non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche di restrizioni al vaccino per ridurre il rischio» di effetti collaterali di AstraZeneca, ha quindi annunciato la dottoressa Sabine Straus, a capo del comitato Prac dell’ Ema. «La vaccinazione deve continuare», ha confermato la direttrice esecutiva dell’ Ema, Emer Cooke.  «Il rischio di mortalità da Covid è molto più alto del rischio di mortalità di questi effetti collaterali», sottolinea Cooke. «La limitazione» del vaccino AstraZeneca «a una popolazione specifica è un tema che abbiamo esaminato in modo molto dettagliato attraverso il nostro gruppo di esperti ad hoc» ma «l’evidenza sull’incidenza» dei casi sospetti «disponibili al momento non permettono di tracciare alcun nesso causale per genere o gruppo di età», ha chiarito Cooke. «Non posso commentare sulla decisione presa nel Regno Unito», ha aggiunto la direttrice. L’esperta si è limitata a far notare che oltremanica il vaccino «è stato somministrato molto di più nei gruppi di età più giovane che nell’Ue e ne terremo sicuramente conto nelle nostre ulteriori valutazioni». «Questa sera - ha concluso Cooke - avremo ulteriori discussioni sui risultati della valutazione odierna e anche sul suo impatto sulle strategie di vaccinazione nell’Ue». Il Belgio esclude gli under 55 Il ministero della Salute del Belgio ha deciso di non somministrare più il vaccino prodotto da AstraZeneca contro il Covid-19 alle persone che hanno un’età inferiore ai 55 anni. Lo ha annunciato il ministro della Salute Frank Vandenbroucke parlando di sospensione temporanea «per le prossime quattro settimane. Poi vedremo», nella «speranza di avere un’analisi migliore da parte dell’Unione Europea sul vaccino AstraZeneca per le diverse età». «Questo cambia molto poco nell’attuale campagna di vaccinazione, che continuerà senza sosta», ha detto Vandenbroucke a Vrt News. «Attualmente ci stiamo concentrando sugli over 65 e sulle persone che hanno determinate malattie. Anche queste sono prevalentemente persone anziane», ha aggiunto.